Il Re degli Achei

 

FOLEGANDROS: CAPPERI CHE ISOLA !!!

Introduzione        Chora e gli altri villaggi        Le spiagge        Accomodation        Dove mangiare        Trasporti        Links

 

INTRODUZIONE

Nomen omen, una locuzione latina che significa che il nome è un indizio, utilizzata oggi prevalentemente in modo pregiudizievole: un esempio riguarda un comune della mia provincia, Malalbergo, un nome che sconsiglia ai viaggiatori di fermarsi a dormire. Forse era così in antichità (da qua il nome), ma non certo oggi, ma il nome rimane… Per quest’isola ho ragionato nel modo opposto, contro tendenza, come spesso mi capita di fare, perché il nome “Folegandros” mi ha sempre affascinato, richiamando alla mia fantasia sensazioni di seduzione, mistero, qualcosa di selvaggio, sperduto nei mari caldi e lontani, esotico. Alla mia famiglia ho “raccontato” che Folegandros era proprio nella linea di traghetti che facevano scalo a Sifnos (nostra prima meta del 2007), che era un’isola di piccole dimensioni, adatta a passare una settimana in tutto relax, pittoresca come tutte le Cicladi, accogliente e su misura come la nostra amata Elafonissi, senza lunghi percorsi in auto per esplorarla in ogni angolo. Ovviamente ho taciuto il fatto che Folegandros è anche l’isola dei sentieri, ben sapendo che la questione sarebbe stata ostativa, e che comunque fosse andata non sarei mai riuscito a trascinare moglie e figlio in qualsiasi percorso, anche breve, di trekking verso una spiaggia solitaria. L’aver prenotato in un moderno resort di gradevole aspetto architettonico, con piscina ed un ottimo livello di accoglienza, è stato l’elemento decisivo per avere il loro pieno consenso all’iniziativa.

L’approccio a Folegandros è per forza dal mare, cosa ovvia, a meno che non si disponga di un elicottero, per atterrare nell’elisuperficie posta in prossimità di Chora. Chi vuole atterra a Milos o Santorini. Normalmente ci si arriva da nord, provenienti dal Pireo o da qualche isola più settentrionale, come Sifnos o Milos; oppure si arriva da sud, provenienti da Santorini, Ios o Sikinos.

Nel primo caso osserviamo, nella rotta di navigazione (direzione sudest), sulla nostra sinistra, l’immagine in lontananza di Sikinos, che si presenta “orizzontale” e montuosa alla nostra vista, mentre a destra cominciamo ad intravedere la stretta “silhouette” di Folegandros, verticale, e man mano che ci avviciniamo la scopriamo selvaggia e dall’aspetto inabitato, con l’impressionante parete rocciosa orientale che discende drammaticamente in un mar Egeo davvero blu. Una rientranza poco dopo la metà, non proprio un golfo, attira la nostra curiosità; lo sguardo sale per la parete rocciosa e spuntano alcune casine bianche, che indicano vita, e soprattutto la presenza di una delle “Chora” più pittoresche e affascinanti delle intere Cicladi e dell’intera Grecia, che si distende in una piccola piana e osserva l’arcipelago dalla punta di uno strapiombo sul mare.

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Giriamo l’ultimo promontorio e d’incanto ci troviamo già al porto di Karavostatis, una località sicuramente gradevole, ma non il miglior “spot” per l’isola di Folegandros. Abbiamo già intravisto una spiaggia prima di girare il promontorio, ne osserviamo altre mentre l’aliscafo manovra per attraccare, tentiamo di indagare sulle nostre prime impressioni, perché il momento dell’arrivo è pur sempre un imprinting che in qualche modo condiziona il giudizio finale.

Folegandros è un’isola di soli 32 Kmq di superficie, con una popolazione stabile di 667 abitanti (cens. 2001). Distante oltre 100 miglia nautiche dal porto del Pireo, Folegandros fa parte del gruppo delle isole più meridionali dell’arcipelago delle Cicladi, più o meno alla stessa latitudine delle più orientali Sikinos e Ios, e più a nord di Santorini e Anafi. Dopo Delos e le piccole Cicladi è la più piccola per dimensioni fra le isole dell’arcipelago più conosciute (superficie inferiore anche rispetto ad Anafi, Kimolos e Antiparos).

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Aspetto montuoso, anche se la cima più alta (Agios Eleftherios) non raggiunge i 500 metri d’altitudine (455 mt. slm). I villaggi principali sono tre, collocati sull’unico asse stradale asfaltato, che attraversa la parte centrale dell’isola, di forma “oblunga”. Il villaggio portuale di Karavostasis è posto in una baia a sudest di Folegandros, la strada va in direzione nordovest, salendo negli interni dell’isola e incontrando, dopo qualche chilometro di strada, che si inerpica in un ambiente decisamente brullo e pietroso, un piccolo altopiano in cui è posta la magnifica capitale Chora, uno dei migliori esempi di villaggio in cui domina l’architettura cicladica, con una parte medioevale (Kastro), una splendida vista a nord sul mare e una pittoresca chiesa edificata su un colle che sovrasta la città a oriente. Si prosegue inerpicandosi, e dopo circa cinque chilometri panoramici si incontra il terzo villaggio, Ano Merià, un centro che conserva il suo carattere agricolo, costruito ai lati della strada principale, che ha termine in questo luogo, dal quale si snodano alcuni sentieri e percorsi sterrati che servono la parte settentrionale dell’isola.

L’agricoltura è ancora la fonte di sostentamento maggiore per la popolazione stanziale, ricavata con il sistema delle “terrazze”. Uno dei prodotti più conosciuti di Folegandros è il cappero, una coltivazione che trae vantaggio dal clima mediterraneo dell’isola. Spettacolari i tramonti verso l’isola vulcanica di Milos, con i riflessi del Sole che “colorano” di arancione l’imponente sperone roccioso sul mare, sul quale è costruita Chora.

Diverse sono le spiagge dell’isola, la gran parte collocate nel versante meridionale e orientale. Alcune sono raggiungibili agevolmente via terra, altre, forse le più belle, si guadagnano via mare o percorrendo uno dei numerosi sentieri che scendono verso la costa, fra le terrazze coltivate e la macchia mediterranea, assaporando le fragranze dei fiori selvatici e della natura incontaminata.

Un ambiente che attira nell’isola “frotte” di naturisti, un’isola che sta diventando progressivamente una meta ambita per diverse tipologie di turisti, frequentata da famiglie, coppie e single gay ed etero di varie provenienze geografiche. La tranquilla Folegandros si trasforma d’estate in una sorta di comunità moderna e cosmopolita, anche se tranquilla e senza perdere le sue caratteristiche distintive, che ne fanno una meta apprezzata da tutti coloro che la scelgono e che spesso successivamente ne diventano assidui frequentatori. La “bellezza drammatica” di Folegandros è particolarmente apprezzata dagli artisti e dai poeti, che amano la pace e tranquillità dell’isola, ma in ambienti da sogno e in una comunità viva, cosmopolita, appunto, seppur attenta a non turbare l'atmosfera tenue ed ovattata .

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E’ persino naturale aspettarsi la presenza di molti italiani su Folegandros, in percentuale ancora maggiore rispetto ad altri punti delle Cicladi e dell’intera Grecia. Folegandros ripropone ambienti  e suggestioni che possono ricordare alcune isole dell’Italia. Inoltre, il fenomeno del turismo proveniente dal “Bel Paese” è favorito dalla presenza in loco di una agenzia viaggi, Sottovento, che oltre ad assistere i viaggiatori per ogni necessità (accomodation a Folegandros, in altre isole e ad Atene, voli, traghetti, noleggi auto e moto, escursioni su altre isole, etc.) è anche l’Ufficio di Corrispondenza del Consolato d’Italia.

Ultima annotazione, su Folegandros non è ancora presente una vera e propria banca, c'è un ufficio di cambio, un punto bancomat (del quale non garantisco l'affidabilità) e diversi esercizi non accettano le carte di credito. Questo almeno fino al 2007. Dunque organizzarsi di conseguenza, munendosi di contante.

 

LA MAGNIFICA CHORA E I VILLAGGI DI FOLEGANDROS

La capitale dell’isola di Folegandros ne è anche il centro principale, ed è situata all’interno, a quattro chilometri a nord dal porto di Karavostasis. Disposta su un piccolo altopiano, si estende ad est fino al culmine di un’alta roccia a strapiombo sul mare, protetta ad ovest dalle colline, su cui svetta la cima di Agios Eleftherios. Platia Pounda è il luogo in cui sostano i mezzi delle due linee di bus che collegano Chora a Karavostasis, Ano Merià e la spiaggia di Agali. La piazza è circondata da alcuni alberghi, da un lato si affaccia a strapiombo sul mare, a sudest parte il sentiero lastricato che conduce a “Panagia”, il bianchissimo monastero che sovrasta la capitale dall’alto di un irto colle, a nord il Kastro e a nordovest si sviluppa il villaggio di Chora, con le sue piazzette, i suoi platani, le chiesette, la gradevole architettura di costruzioni basse e bianchissime, adornate da piante floreali, in perfetto stile cicladico. Una città di pianta sostanzialmente quadrata, in cui la vita si articola intorno ad alcune piazzette alberate, occupate da bar e taverne, da cui si snodano vicoli nei quali sono collocate altre attività, fra market, boutiques, negozietti ed altri locali in cui bere e mangiare. Nella periferia occidentale della città vi è la sede dell’agenzia Sottovento, alcuni deliziosi pub e café, una pizzeria italiana e alcune delle accomodation più moderne e chic dell’isola. Nuove costruzioni stanno allungando Chora ad ovest verso la collina, a dimostrare come, pur evitando un’espansione eccessiva e una cementificazione, l’offerta turistica sia in fase di ampliamento, per accontentare, seppure in modo mite e non invasivo, la crescente domanda verso l’isola di Folegandros. Il Kastro è posto in una posizione tranquilla, a strapiombo sul mare ma lievemente decentrato dalla zona più vitale di Chora, quasi una sorta di separazione dalla cittadella medioevale, passeggiando nella quale si ha l’impressione di grande autenticità, quasi una volontà di mantenere la propria identità nonostante il continuo aumento di turisti nei mesi estivi. Passeggiando in alcune strade periferiche di Chora si sfiorano edifici con piccole corti, nelle quali gli abitanti seduti all’aperto nelle loro sedie e nelle loro poltrone osservano quasi incuriositi l’afflusso dei vacanzieri, vestiti da sera, che frequentano abbronzati i pittoreschi vicoli della capitale, con lo sguardo affascinato di chi non gode di questo pittoresco contesto nella vita di tutti giorni, e deve sembrare davvero strano a quegli abitanti che invece stanno a Folegandros dal 1 gennaio al 31 dicembre. Chora è una città che si vive e si gode all’aperto, sedendosi al tavolino della taverna, sulla strada o in una piazza, o semplicemente su qualche panchina, gradino o altro punto d’appoggio, o in piedi, fermi o passeggiando senza fretta.

              

Sopra: immagini di Chora
A sinistra: il Kastro
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Il villaggio di Karavostasis non rientra certamente nella mia personale “top 10” dei paesi che ho visitato nelle isole Cicladi. Almeno non aiutava, nell’estate 2007, un cantiere per lavori di sistemazione della zona del porto. La sua posizione e la presenza del porto, dal quale partono gli aliscafi e le navi traghetto per il Pireo e per le altre isole, ma anche alcuni caicchi che conducono in alcune delle spiagge più belle dell’isola, hanno comunque favorito la presenza di alcuni cafè e taverne, oltre a vari tipi di accomodation, con camere, alberghi e persino il resort forse più esclusivo di Folegandros. Per chi predilige l’abbronzatura e i bagni, a discapito di altre attività, in questa zona trova una buona parte delle spiagge dell’isola. Al centro della baia la dignitosa spiaggetta del paese, ombreggiata dagli alberi, con un paio di “beach bar” e alcune taverne nelle vicinanze. A est, scavalcando una piccola altura, si scende con una scalinata verso la bella Paralia Vardia. A ovest una strada carrozzabile, con a lato alcune spiaggette sulle quali scendere a piedi, conduce alla spiaggia di Livadi e al campeggio. Infine Katergo, forse la spiaggia più bella di Folegandros, raggiungibile in caicco da Karavostasis oppure da Livadi con un sentiero.

Karavostasis

Ano Merià è un villaggio davvero strano, costruito in altura ai bordi della strada principale inerpicante. Dunque un paese molto “lungo”, che pur non avendo un vero e proprio “centro” ha la parte principale posta verso il culmine della strada. Poche o nulle le accomodation. Le dimore sono le abitazioni dei coltivatori delle numerose terrazze che si distendono verso il mare, da entrambi i lati, verso nordest o sudovest. Un paio di taverne verso la fine del villaggio meritano una sosta, anche perché qua è possibile consumare la “Matsata”, una vera e propria specialità del luogo. Un paio di chiese pittoresche allietano il paesaggio. Un museo del folklore ha sede ad Ano Merià. Parlano molto bene anche di un “fournos”, che vende vere e proprie prelibatezze. Il panorama di cui si gode è senz’altro il più grosso pregio di questa zona, dalla quale partono alcuni sentieri che scendono verso il mare, portando alle ventose spiagge del nord dell’isola, oppure alle gradevoli Agio Nikolaos, Livadaki e Ambeli, poste nella costa occidentale di Folegandros. Oltre ai sentieri, c’è anche una strada in terra battuta che permette a chi è provvisto di un mezzo di visitare la parte settentrionale dell’isola. Noi l’abbiamo fatto, mettendo a dura prova la nostra incolumità e soprattutto quella della nostra automobile. Vi sono alcuni punti in cui buche e pietre consigliano una particolare accortezza, ma anche alcune ascese e discese ripidissime, che richiedono guidatori capaci ed esperti, oltre che dal sangue freddo. In questo modo abbiamo comunque potuto raggiungere con la macchina Agios Georgios, posto in una baietta settentrionale di Folegandros, cosa che sicuramente non avremmo fatto scendendo per il sentiero (circa un ora e mezzo da Ano Merià). Per prendere questi sterrati occorre procedere dritto per la strada principale, passando Ano Merià. A un certo punto l’asfalto purtroppo termina e inizia uno sterrato. Arrivati ad un bivio, a destra si procede verso Agios Georgios, a sinistra verso Ambeli. In bocca al lupo.

Infine, nella zona nordest, si segnala la grotta di Chrisopilia, difficilmente accessibile, con l’ingresso incastonato in una roccia sul mare, a circa trenta metri d’altezza sullo stesso. Di grande interesse archeologico (sono stati ritrovati reperti risalenti all’epoca romana e fossili di vecchie conchiglie) e speleologico (composta da due “camere”, unite da uno stretto passaggio, una delle quali con particolari conformazioni stalattitiche).

Immagini di Ano Merià (clicca per ingrandire)

LE SPIAGGE

Zona di Karavostasis (sudest)

La spiaggia di Vardia si raggiunge da Karavostasis scendendo da una scalinata posta nella parte alta e orientale del villaggio. Una discesa che vale la pena di compiere, perché oltre all’ottima vista su Sikinos, questa spiaggia a semicerchio è una delle migliori fra quelle a “portata di auto”. Abbastanza protetta a nord da uno sperone roccioso, di sabbia con piccoli ciotoli sul bagnasciuga e mare cristallino, con un’esposizione verso sudest. I pigri si portino da bere e da mangiare, altrimenti occorre salire le scale e “guadagnare” qualche locale di Karavostasis. Portarsi anche l’ombrellone se si vuole un po’ d’ombra.

A destra la spiaggia di Vardia (clicca per ingrandire)

La spiaggia del paese si chiama Chochlidia, in ciotoli e terra battuta, con alberi a fare da ombra, un paio di beach bar verso il porto e qualche taverna nelle vicinanze. Acque pulite e calme. Buona per famiglie. Sicuramente dignitosa per chi risiede nelle numerose accomodation nei dintorni e in quel momento non ha voglia di muoversi per cercare altrove.

Sopra la spiaggia di Chochlidia

La spiaggia di Livadi (clicca per ingrandire)

Prendendo la strada che percorre la costa meridionale in direzione ovest, si incontrano alcune piccole calette (Latinaki, Vitsenzinou e Pountaki), in sabbia mista a ciotoli, con le sole rocce a far da ombra. Occorre portarsi all’occorrenza viveri e ombrelloni. Il mare è cristallino. Per chi ama il genere delle calette, queste sono anche a portata di automobile o motorino, con un minuto di sentiero per raggiungerle.

Al termine della strada citata si arriva a Livadi, dove è posto il campeggio di Folegandros e una discreta spiaggia di sabbia mista a ciotoli, disposta a semicerchio all’interno di una piccola baia esposta a oriente, di una certa lunghezza e ben ombreggiata dall’alberatura. Molto comoda per la strada che la raggiunge, Karavostasis non è comunque distante per andare a mangiare o bere qualcosa, oppure si può provare al campeggio. Anche qua non si noleggiano ombrelloni.

Da Livadi parte un sentiero che presenta alcune difficoltà, che in oltre mezzora porta alla magnifica spiaggia in piccoli ciotoli di Katergo, raggiungibile più comodamente imbarcandosi su un caicco che, in qualche decina di minuti, conduce ad una delle spiagge più belle, se non la migliore di Folegandros. Katergo occupa una insenatura a sudest di Folegandros, ed è piuttosto lunga, permettendo di alternare zone frequentate da chi ama esporsi integralmente ai raggi del sole ad altre in cui possono prendere posto famiglie e persone più vestite, senza la necessità di destinare altrove sguardi inevitabilmente imbarazzati. Il viaggio in caicco permette di ammirare la costa rocciosa di Folegandros, fra calette e qualche piccola grotta scavata dal mare. Il mare è di una bellezza straordinaria, e fare il bagno a Katergo è davvero un piacere. Molto difficile uscire dall’acqua, soprattutto quando il mare non è mosso l’impressione è quella di trovarsi in un’immensa piscina naturale. La spiaggia, comunque, in caso di vento è ben protetta a nord. Portarsi ombrellone e viveri se si decide una lunga permanenza.

A destra la spiaggia di Katergo (clicca per ingrandire)

  

Baia di Agali e centro dell’isola

 

Sopra due immagini della spiaggia di Agios Nikolaos, quella più in basso presa dalla "Taverna Papalagi".

A destra due immagini della spiaggia di Agali

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Agali è la spiaggia più frequentata di Folegandros. La ragione è molto semplice, perché questa è anche la spiaggia più vicina a Chora, facilmente raggiungibile con strada asfaltata, prendendo verso Ano Merià e svoltando a sinistra dopo pochi chilometro al bivio per Angali, per una breve discesa verso la costa occidentale. Per chi non dispone di un mezzo, questa spiaggia è servita regolarmente anche dai bus. Un piccolo villaggio, con camere in affitto, qualche taverna, alcune con una bella vista sulla baia, lungo il sentiero che si inerpica a sud, verso le altre spiagge della baia. Molto adatta alle famiglie questa spiaggia di sabbia, non molto lunga ma di una certa profondità, e ampiamente riparata dalla baia. Più a sud, raggiungibile a piedi, la bella spiaggia sabbiosa di Fira. Non mancano le occasioni per mangiare e bere ad Agali, ma per l’ombra occorre provvedere da se. Verso nordovest, invece, si procede per un sentiero che richiede un po’ più di impegno; scavalcando un piccolo promontorio si accede prima alla caletta di Galifos, poi, dopo meno di mezzora di  cammino, alla bella spiaggia di Agios Nikolaos. Quest’ultima spiaggia sabbiosa, ombreggiata dall’alberatura e un po’ troppo affollata, è un vero e proprio “regno” dei nudisti e naturisti, molti dei quali si campeggiano liberamente alle spalle della spiaggia. Su una roccia, lungo il sentiero per Agali, è posta un’ottima taverna, dalla quale si può godere inoltre di un panorama affascinante sulla stessa spiaggia e sul mare, verso occidente. Per chi non ama le camminate, al lato nord della spiaggia di Agali da un molo partono dei motoscafi che conducono alla spiaggia di Agios Nikolaos, e procedono anche oltre verso le spiagge più a nord. Sull’altro versante dell’isola, verso nordovest, in una baia adiacente a quella della scogliera di Chora, è possibile discendere dalla zona dei mulini con un sentiero di circa mezzora alla spiaggia di Vorina, che tuttavia ha il problema di essere forse quella più esposta ai venti.

 

Le spiagge settentrionali.

Per qualcuno Livadaki è la spiaggia migliore di Folegandros, sicuramente una delle più pittoresche. Rocce levigate e bianchi ciotoli con acqua turchese, ma occorre oltre un ora di cammino per discendere da Ano Merià, tuttavia chi c’è stato assicura che ne vale decisamente la pena. Portarsi vivande e ombrelloni se si decide di permanere a lungo. La spiaggia è una caletta al culmine di una piccola insenatura a forma di fiordo, con acque davvero cristalline, una esposizione verso sudest e una certa protezione dai venti più fastidiosi. I motoscafi che partono da Agali, facendo scalo ad Agios Nikolaos, procedono per questa spiaggia. Una comoda alternativa a una pur suggestiva, spettacolare e panoramica camminata. Più a nord e meno protetta dai venti l’altrettanto bella spiaggia di ciotoli di Ambeli, raggiungibile in circa tre quarti d’ora di sentiero da Ano Merià (dalla chiesa di Pantalimoni), oppure avventurandosi con un mezzo scendendo per la strada in terra battuta. E’ uno dei posti più isolati di Folegandros, ma qualche barca può fare scalo qua.

Agios Georgios è posta in una baia nella parte nord dell’isola. La baia protegge, ma è pur esposta ai venti di settentrione. La camminata da Ano Merià è di un’ora abbondante, anche un ora e mezzo. Una strada molto impegnativa in terra battuta permette comunque ai più coraggiosi di raggiungere la spiaggia direttamente col proprio mezzo, dopo essere passati per la baia e spiaggia più piccole di Ligaria. Una suggestiva chiesetta dà il nome ad Agios Georgios, ed è forse la cosa più interessante di una spiaggia, dal fondo pietroso misto a sabbia, che rimane uno dei posti meno frequentati dell’isola, ma che per questo motivo, per qualcuno può diventare un suggestivo rifugio in cui trascorrere la propria giornata di mare e sole. Sul versante occidentale, la piccola spiaggia di ciotoli di Serfiotiko ha lo stesso problema di Vorina, l’esposizione ai venti. E’ raggiungibile solo a piedi, discendendo un sentiero da Ano Merià, con un percorso di circa un’ora.

La spiaggia di Agios Georgios (clicca per ingrandire)

 

ACCOMODATION A FOLEGANDROS

Essendo un luogo “scoperto” in tempi abbastanza recenti dal grande turismo, alla ricerca di qualche alternativa alle più famose e gettonate isole dell’arcipelago, e in più scegliendo di non votarsi ad un tipo di edilizia invasivo ed intensivo, trovano spazio a Folegandros numerose strutture di recente costruzione, con un’ottima qualità architettonica e un altrettanto ottimo livello di accoglienza. Veri e propri resort, si alternano ad alberghi classici o a più semplici camere o appartamenti in affitto. Le piscine si sprecano. Strutture appunto nuove, vanno ad aggiungersi ad altre che da più tempo accompagnano i turisti nel loro soggiorno a Folegandros. La maggior parte delle possibilità di accomodation sono collocate a Chora, un’altra parte significativa a Karavostasis, ed alcune altre in altri punti dell’isola, in particolare nei dintorni di Agali, si tratta in particolare di camere in affitto. C’è anche un campeggio collocato nei pressi di Livadi.

La nostra scelta è caduta su un resort collocato nella periferia occidentale di Chora, nelle vicinanze dell’agenzia Sottovento, con il centro del pittoresco villaggio cicladico a cinque minuti di cammino. Un’accomodation senz’altro fra le migliori dell’isola sul profilo qualitativo, con all’interno una propria “Spa” (un “trattamento” è sempre in omaggio agli ospiti del resort) e numerose altre “facilities” per gli ospiti, a partire da una meravigliosa piscina, un piccola struttura di minigolf, un piccolo discobar, un’elegante bar e ristorante, forse un po’ fuori dal nostro target di prezzo, come d’altra parte l’accomodation, rispetto alla quale per ovviare al problema abbiamo usufruito di un’offerta speciale e del periodo, inizio di settembre, già fuori dall’alta stagione. Insomma, abbiamo voluto concludere alla grande la vacanza, alloggiando in un resort che normalmente non ci potremmo permettere, ma allietando non poco il nostro soggiorno a Folegandros. Una sorta di “ciliegina” sulla torta per un’isola che comunque è meravigliosa, qualsiasi sia la struttura in cui si soggiorna.

Dunque, molto volentieri vi consigliamo il Chora Resort (www.choraresort.com), ma anche altre accomodation molto carine che abbiamo selezionato per l’occasione.

A destra immagini dal "Chora Resort & Spa" (clicca per ingrandire)




L’agenzia turistica “Sottovento” (www.sottovento.eu) è un ottimo punto di riferimento per prenotare un soggiorno a Folegandros e per soddisfare tutte le vostre necessità. Cosa importante, si parla italiano, perché … sono italiani.

Altre agenzie turistiche:

Infine, il sito del campeggio di Livadi: www.folegandros.org.

 

 

MANGIARE A FOLEGANDROS

Non mancano a Chora le taverne in cui gustare dell’ottimo cibo. Non c’è un locale particolare che possiamo consigliarvi, se non quelli già citati dalle guide turistiche, come il pittoresco “Pounta” (vicino all’omonima piazza) ed altre taverne collocate nelle altre piazzette cittadine, come “O Kritikos”, “Melissa” e “Piatsa”. Vicino all’agenzia “Sottovento” è possibile mangiare da “Pizza Pazza” un po’ più all’occidentale, con pizza, pasta e crepes. Nei pressi della piazza Pounta invece un locale tutto italiano, il “Caffè dei Viaggiatori” (www.caffedeiviaggiatori.blogspot.com), nel quale si può gustare vino, caffè, pizza, paste e dolci, il tutto rigorosamente italiano. Numerosi anche i café e le ouzeries nella capitale. Il nostro cafè preferito, “Greco”, era proprio di fianco alla “Sottovento”, ma un posto magico per il tramonto è qualche centinaio di metri più avanti, percorrendo la strada per Ano Merià e scendendo per qualche decina di metri per un vicolo ripidissimo. Il “Rakendia Sunset Bar” è uno dei migliori posti per godere il tramonto che colora di arancione le alte scogliere e i muretti a secco di Chora.

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Alcune taverne e cafè anche a Karavostasis. In particolare un paio di bar sulla spiaggia di Chochlidia servono anche degli spuntini e mezedes, e sono un luogo comodo per fermarsi in tranquillità, lasciando che i bimbi (per chi ce ne ha) giochino sulla spiaggia e nell’acqua.

Alcune taverne anche vicino alla spiaggia di Agali, almeno un paio in posizione panoramica a fianco del sentiero che procede per Agios Nikolaos. A tal proposito, meta obbligata è la “Taverna Papalagi”, collocata in un’ottima posizione che domina la spiaggia di Agios Nikolaos, gestita da due fratelli, famosa per il pesce fresco e per il polipo al vino rosso.

Tre taverne sono segnalate anche a Ano Merià. Noi abbiamo cenato da “Mimi’s” (foto a lato, clicca per ingrandire), ma è apprezzato anche il “Barba Kosta”, oggi “Irini”, nome della figlia del vecchio proprietario. In questa zona è “obbligatorio” provare la Matsata. Un piatto locale a base di pasta fatta in casa, da abbinare al coniglio o galletto cotti in umido. Un'altra fermata obbligatoria è per il locale panificio, per i biscotti alle mandorle e il “Karpouzenia”, dolce locale preparato con il cocomero, il miele e i semi di sesamo.

Folegandros è famosa per i capperi, disponibili in grande quantità nell’isola, prodotti da arbusti selvatici, e possono essere raccolti anche durante le escursioni nei sentieri, insieme a varie piante officinali. E’ anche considerata un’isola in cui si mangia del pane molto buono. Fra i prodotti distintivi anche il “Rakomela” (grappa al miele).

 

TRASPORTI

Come arrivare

Come raggiungere la piccola isola di Folegandros? Se avete un elicottero, potete chiedere di atterrare all’elisuperficie di Chora. Al di là delle battute, l’accesso è per forza dal mare. Per chi viaggia in aereo, tuttavia, gli aeroporti di Milos e di Santorini non sono molto distanti da Folegandros, soprattutto se per il trasferimento si sceglie l’aliscafo o il catamarano. Oppure si può atterrare ad Atene.

Per quanto riguarda le rotte nautiche, Folegandros è servita dalla Aegean Speed Lines (www.aegeanspeedlines.gr), la compagnia specializzata nella navigazione veloce e nelle tratte che collegano il Pireo alle isole Cicladi occidentali e meridionali (in particolare Folegandros). Nel 2007 le due imbarcazioni “Speedrunner” 1 e 2 toccavano più destinazioni, rispetto al 2008, anno in cui è disponibile solo lo “Speedrunner 2”, che attracca a Kithnos, Serifos, Sifnos, Milos, Kimolos e Folegandros. Una riduzione del servizio che pesa anche sulla stessa Folegandros, che nei mesi di punta è scalo del veloce aliscafo (4 ore dal Pireo) solo due volte alla settimana in orario mattutino e una in quello pomeridiano.

La Hellenic Seaways (www.hellenicseaways.gr) propone un servizio quasi giornaliero con un veloce aliscafo per soli passeggeri (no auto). Solo tre ore per il Flyingcat3 (anno 2008), con partenza dal Pireo alle 7.15 e arrivo a Karavostasis alle 10.20.

Un aliscafo della Seajets (www.seajets.gr) tocca una volta a settimana (nel 2008 la domenica) Folegandros in un itinerario che coinvolge le isole di Mykonos, Naxos e Santorini e termina a Creta (Heraklion).

La GA Ferries (www.gaferries.gr) nei suoi svariati itinerari che percorrono in lungo e in largo il mar Egeo, con navi traghetto tradizionali, non tralascia certo di fare scalo a Folegandros, che nel 2008 è toccata da un paio di itinerari, con partenza dal Pireo e arrivo a Santorini. In un caso sono toccate tutte le isole Cicladi occidentali e meridionali, escludendo solo Kea, nell’altro si fa scalo a Paros e Naxos, per poi procedere verso tutte le Cicladi Meridionali (Ios, Sikinos, Folegandros, Santorini e Anafi). La durata del tragitto supera sempre le 12 ore. Ogni giorno è previsto un attracco, ma gli orari di arrivo possono essere i più “disparati”, dalla mattina (con viaggio notturno) alla piena notte.

Un servizio molto interessante lo garantisce la Saos Ferries (www.saos.gr) per chi intende suddividere la propria vacanza, visitando alcune isole Cicladi Meridionali. Una nave traghetto tradizionale, infatti, copre quotidianamente una tratta che interessa Folegandros, Sikinos, Ios, Santorini, Thirasia e Anafi.

Meno utilizzabile (nel 2008) il servizio della Nel Lines (www.nel.gr), che propone un viaggio alla settimana con partenza da Lavrio il venerdì mattina alle 7 e arrivo alle 20.10 a Folegandros.

Folegandros “tappa strategica” nel vostro tour nelle Cicladi occidentali e meridionali

Grazie alla sua posizione geografica, Folegandros è una sorta di “ponte” fra alcune isole Cicladi occidentali (in particolare Sifnos, Milos e Kimolos) e le Cicladi meridionali, di cui fa parte. Come abbiamo visto negli itinerari proposti da varie compagnie di navigazione, esistono collegamenti frequenti con queste isole. Con meno di un’ora di navigazione “lenta” si approda nella vicina e selvaggia Sikinos, ancora esente dal grande flusso turistico, con altri 40 minuti circa si raggiunge la “mondana” Ios, in un paio d’ore invece si approda nella celebratissima Santorini e si può anche procedere verso l’isolata e affascinante Anafi, a circa 2 ore da Santorini. Meno di un’ora di navigazione veloce invece per Sifnos, mentre è meno servita la tratta verso Milos, raggiungibile solo con la GA Ferries in due ore di navigazione “lenta”. Fra gli itinerari in barca proposti a livello locale vi è anche la possibilità di visitare Sikinos in giornata (circa un ora per ogni tratta di attraversamento e 5 o 6 ore liberi sull’isola).

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Muoversi all’interno dell’isola

E’ opinione comune che il mezzo migliore per visitare Folegandros sono le proprie gambe. Supportati ovviamente dagli autobus, che collegano regolarmente le località di Chora, Karavostasis, Ano Merià e Agali, da cui poi inoltrarsi nei vari sentieri che percorrono l’isola. Tuttavia, per chi arriva a Folegandros a piedi, sono disponibili mezzi a due o quattro ruote da noleggiare per i propri spostamenti. Alcune strutture ricettive, tipo il Chora resort, mettono a disposizione dei propri clienti il proprio “parco autovetture”. Altrimenti ci si può rivolgere direttamente alle agenzie di noleggio o alle agenzie turistiche. Non manca anche il servizio taxi. Per raggiungere le spiagge isolate o qualche altro punto interessante lungo la costa o fare il giro dell’isola, vi sono alcune barche che effettuano servizi tutti i giorni dal porto di Karavostasis e da Agali.

 

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