Il Re degli Achei

 

SIFNOS ED I QUATTRO MOTIVI PER VISITARLA

Sommario

Introduzione
Spiagge e villaggi
Trasporti
Cucina
Accomodation
Links

Introduzione

Dopo un bel giro nelle isole di Naxos e Paros (anno 2006), abbiamo voluto "approfondire" l'argomento Cicladi scegliendo per l'anno successivo come primo obiettivo l'Isola di Sifnos, per poi terminare le vacanze (sempre troppo brevi) nella non troppo lontana e ancora più intima Folegandros. Investita solo abbastanza recentemente da flussi turistici che si possono considerare "rilevabili", Sifnos rimane un'isola ancora un po' sul guado, cioè se mantenersi in qualche modo ancora "autentica" oppure abbandonarsi completamente alle esigenze dell'industria turistica, come parrebbe d'altro canto orientata a fare. Le dimensioni piuttosto ridotte, la mancanza di un aeroporto (si può comunque atterrare nelle vicina Milos), la carenza di infrastrutture, la tendenza da parte dei principali tour operator ad insistere sulla linea Mykonos - Paros (e Naxos) - Ios - Santorini, mantengono fortunatamente (per i vacanzieri) una tensione turistica minore sulla zona occidentale dell'arcipelago, che comprende appunto Sifnos e Milos, due isole che sicuramente meriterebbero più attenzione. Nelle sue due vesti (tradizionale e turistica) Sifnos è comunque una "very cicladic island", proponendo alcune interessanti peculiarità che andiamo brevemente a illustrare.

La qualità delle argille di Sifnos consegna all'isola una lunga tradizione nella lavorazione a mano della ceramica. In diversi villaggi dell'isola sono ancora attivi diversi laboratori artigianali, mentre numerosissimi sono i negozi che mettono in vendita ogni tipo di oggetto (piatti, tegami, vasi, brocche, soprammobili etc.), con una politica di prezzo nella maggior parte dei casi non penalizzante per il compratore. Un lavoro in meno per il viaggiatore pensare al tipo di regalo da portare a chi è rimasto a casa (mamme, amici, fidanzati, coniugi ....). Con queste terrecotte, oltre a realizzare tegami di varie fatture, gli abitanti di Sifnos costruiscono anche veri e propri forni, grandi protagonisti della cucina, un altro punto d'eccellenza di quest'isola. Solo Naxos, infatti, può competere con la cucina sifniota. Mentre nel resto della Grecia si è sempre cucinato la carne usando prevalentemente la cottura sulla brace (divino modo comunque per cuocerla), a Sifnos si andava oltre, producendo ottimi arrosti e stufati nei forni in ceramica. Diversi sono i piatti tipici della zona, come l'agnello "Mastela" (da non confondere con il noto uomo politico italiano, in qualche modo anch'egli ormai "cucinato" a dovere), meglio se cotto nei famosi forni di terracotta, oppure le polpettine di ceci (Revithia Keftedes), per finire con la famosa "Revithia Soupa", cioè una zuppa di ceci che si consuma tradizionalmente nel pranzo domenicale (approfondiremo in seguito).

 

Non è finita, perché Sifnos propone anche dei villaggi pittoreschi e gradevoli da visitare, a partire dal centro "portuale" di Kamares, dalla capitale dell'isola, una vera e propria "conurbazione in altura" al centro di Sifnos costituita da Apollonia (capoluogo vero e proprio), Artemona, Pano Petali, Kato Petali, Exambala, fino a Kastro, antica capitale fortificata a strapiombo sul mare, in auge nei tempi in cui ci si doveva difendere dalle invasioni dal mare.Oltre a questo, alcuni gradevili "fishing villages". Ben 365 sono le chiese e i monasteri che si contano in quest'isola dalle dimensioni oggettivamente ridotte, ognuna delle quali ha i propri "panegiri", dunque Festivals religiosi a volontà praticamente per tutto il periodo dell'anno. Alcune di queste chiese e monasteri sono veramente di pregevole fattura e interesse storico e architettonico.

Ultima caratteristica che vogliamo menzionare per concludere questo breve identikit dell'isola di Sifnos è che la conformazione delle sue spiagge si presta particolarmente per le famiglie con figli piccoli. Le spiagge sono gradevoli, anche se solo alcune entrano a nostro avviso nella "top 100" delle "Ellinikes Paralies", e quasi tutte all'interno di baie abbastanza riparate. Quasi mai, salvo condizioni atmosferiche e del mare avverse, si incontrano lidi in cui è pericoloso fare il bagno per un bambino o un non nuotatore, e quasi sempre il fondale degrada lentamente, man mano che ci si allontana dalla riva. Nelle principali località sul mare (Kamares, Vathi, Platys Gialos e Faros) vi è la presenza di bar e taverne direttamente sulla spiaggia, con la possibilità di consumare con la massima tranquillità il vostro pasto e la vostra bevanda, vedendo giocare a pochi metri i vostri figli sulla sabbia, o addirittura fare il bagno senza il minimo pericolo. Abbiamo sempre segnalato questo tipo si situazioni quando si verificano in altre isole, ma a Sifnos sembra quasi una regola.

Non nascondo di essermi liberamente ispirato, per quest'isola in particolare, sui contributi del grande Matt Barret (www.greektravel.com/sifnos/), che sembra aver fatto di Sifnos la sua isola preferita. Ho provato inutilmente a mettermi nelle sue tracce, ma la "caccia" ha avuto esito negativo: Matt per quell'anno era già passato.

 

Spiagge e villaggi: in giro per Sifnos

Kamares

Sulla strada di Matt Barret: per un "filoellenico" come chi scrive, questo internauta americano non può che assurgere al ruolo di Mito. Ecco l'inizio - liberamente tradotto - della sua descrizione di Kamares: "Puoi cambiare la tua descrizione di Kamares" Apostolis all’agenzia Aegean Thesaurus mi disse un giorno nel suo ufficio, "dà l'impressione errata. Quando dici 'il Porto'
si pensa a qualcosa non come Kamares. Sai, la maggior parte dei porti sono....caotici, un po’ sporchi e un posto per arrivare e partire, ma non da rimanerci."

Kamares (clicca sull'immagine per ingrandire)

Kamares è anche un ottimo posto per stabilire la propria base sull'isola, non troppo distante, viste le dimensioni della stessa, dai principali punti di interesse di Sifnos, nonché ricco di accomodation di vario genere e per tutti i portafogli, compreso un campeggio. Vari market e negozi possono soddisfare ogni esigenza impellente del turista, senza dover affrontare un viaggio con il proprio mezzo. Il porto nel luogo di soggiorno consente una bella comodità, all'arrivo e alla partenza, soprattutto per chi è sprovvisto di un mezzo di locomozione proprio, oltre alle gambe. Kamares è anche il biglietto da visita di Sifnos, la prima immagine, la prima impressione del turista, che inevitabilmente lì approda ed ha il primo contatto "sensoriale" con l'Isola, una sorta di "imprinting" che difficilmente svanisce. Anche perché, avvicinandosi a Sifnos con una nave proveniente da Nord (Pireo), si ha l'impressione man mano che ci si avvicina di un'isola brulla, pressoché disabitata e poco accogliente, almeno fino a quando non si imbocca la baia di Kamares.

Agios Simeon

Effettivamente questa descrizione coincide con la realtà. Vuoi perché ad oggi il porto di Kamares non è certo uno dei più frequentati dalle rotte dei traghetti che incrociano le Cicladi, vuoi per la sua collocazione discreta, occupando solo la parte iniziale della lunga baia, che termina ad Agia Marina. Kamares è un ottimo posto per prendere il sole e per farci il bagno, soprattutto di pomeriggio, vista l'esposizione a occidente, sfruttando la lunga e ampia spiaggia, attingendo ai numerosi locali retrostanti, taverne e café, con tavolini che danno direttamente sulla sabbia. Kamares è un ottimo posto per passarci la serata, con le stesse taverne, café e pasticcerie che si trasformano per la vita serale e notturna, con lo spazio giochi e i playground per far divertire i vostri bambini, e non solo, con la strada principale che si anima per una accogliente "vasca" e opportunità di shopping o "looking" per chi proprio non vuole spendere.

La lunga spiaggia continua dopo l'abitato di Kamares e termina a nord, dopo un tratto senza alle spalle alcuna edificazione, ad Agia Marina, ai piedi del monte Agios Simeon, dal quale si può godere una fantastica visuale del golfo. Gli arditi che vogliono affrontare una scalata possono anche visitare nella zona il monastero di Agios Spiridon. A sud, invece, domina la scena il Profitis Ilias, il monte più alto di Sifnos (680 mt. slm), anche qua più di un monastero da visitare per gli appassionati di trekking. Agia Marina è un piccolo villaggio a nord del golfo, con alcune possibilità di accomodation e la vista migliore sul tramonto.

Agia Marina (clicca sull'immagine per ingrandire)

Tornando alla lunga e ampia spiaggia sabbiosa, questo è uno dei luoghi più adatti (ma ce ne sono anche altri sull'isola) per chi ha dei bambini. Il mare non è quasi mai mosso, vista la protezione naturale di cui gode la baia, anche in caso di Meltemi i monti circostanti fanno buona guardia. Il fondale digrada molto lentamente e l'acqua è calda nei mesi estivi, proprio per questo motivo. Come dice Matt, "il modo migliore di fare felici i bambini è circondarli di altri bambini", e nella spiaggia di Kamares i "piccoli cuccioli d'uomo" non mancano mai.

Uscendo da Kamares per l'unica strada, diretta a sudest verso Apollonia, si passa una pianura fertile, nella quale sono collocati gli orti di proprietà di molti gestori di taverne, con la strada che comincia a salire in una sorta di gola, che in alcuni punti sembra quasi una sorta di "terra di nessuno". La strada è abbastanza stretta, come tutte quelle di Sifnos, è in pochi punti si può sorpassare, dunque è meglio non trovarsi dietro a bus o camion, soprattutto mentre si sale. Sono solo sei chilometri, comunque, quelli che ci separano dal centro dell'isola, il gruppo di villaggi capitanato da Apollonia.

Apollonia, Artemona, Pano Petali, Kato Petali e Exambela

L'arrivo da Kamares ad Apollonia (il cui nome deriva chiaramente dal dio greco Apollon, il "nostro" Apollo) può destare qualche perplessità, soprattutto per chi si approccia la prima volta e magari è alla ricerca di un accomodation, o nella migliore delle ipotesi di quella che ha prenotato in zona o in uno degli altri villaggi dall'altra parte dell'isola. Dall'altra parte, perché quando si arriva ad Apollonia nei fatti si "scollina", infatti è il luogo in cui si passa dal versante occidentale dell'isola a quello meridionale ed orientale, ma anche settentrionale, perché da qua parte la strada per Chersonissos, il villaggio più a nord di Sifnos. In realtà, passando da Kamares ad Apollonia non si va solo verso est, ma anche verso sud, questi però sono solo dettagli...

A sinistra e in alto: Apollonia
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Non è certo il massimo l'impressione iniziale del capoluogo isolano, che appare stretto in una morsa di traffico (in realtà non è così, ma piuttosto il fatto che tutto il poco traffico dell'isola passa comunque da lì), con l'impressione di non poter nemmeno fermare la macchina, visto il poco spazio disponibile. In realtà, impareremo presto a frequentare i pochi parcheggi disponibili e a muoverci a piedi. Inizialmente non si ha l'impressione visuale di cinque (e più, ci sono anche Katavati e Agios Loukas) villaggi, ma appunto di un'unica conurbazione, con poca soluzione di continuità, che occupa ad anfiteatro il centro geografico di Sifnos, anche se nettamente spostato ad est, con il turchese Egeo in bella vista. Impareremo presto a distinguere. Apollonia infatti si districa ai lati della strada di attraversamento, che come unica attrattiva ha il museo di arte popolare, protetto da una piazzetta alberata. Provenendo da Kamares, sulla destra della strada la capitale si arrampica sulla collina, proponendo le sue viuzze pedonali lastricate e gli edifici in architettura cicladica, con il vicolo pedonale principale folto di negozi, boutiques e locali. Questo è anche il centro della vita notturna di Sifnos. E' l'area circoscritta dalle due strade che si incrociano, una proveniente appunto da Kamares, l'altra che va in direzione sud, verso Faros, Platys Gialos e Vathi. Non mancano belle chiese ed altre costruzioni interessanti sul piano architettonico. Più avanti, in cima alla collina, con una ottima vista orientale sull'egeo, si erge Exambela, solo lambita dalla strada che prosegue verso sud. Un villaggio cicladico, il cui nome è di origine turca, noto pare per l'esuberanza dei propri abitanti e per aver dato i natali a vari personaggi famosi di Sifnos. Accomodation e taverne non mancano a Exambela.

A destra: dall'alto Exambela, Ano Petali e Kato Petali
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A destra e in alto: Artemona
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Torniamo ora sul nostro percorso, rientrando nel villaggio provenienti da Kamares. Sulla sinistra Apollonia si arrampica in modo ancor più arduo sulla collina, e qua le costruzioni assumono un carattere decisamente più residenziale. Un'architettura cicladica gradevole, e bei vicoli sui quali arrampicarsi, dirigendosi da una parte verso Pano Petali (o Ano Petali) e a nord verso Artemona, villaggio raggiungibile anche proseguendo sulla strada principale in direzione nord, il cui nome è probabilmente riferito alla dea Artemis o Artemidos (Diana, la gemella di Apollo...) della quale probabilmente in antichità era presente un tempio. Alcune accomodations veramente attraenti e meno taverne rispetto al basso, anche se la vista da qua migliora decisamente. Anche alcune chiese belle e imponenti, come quelle di Agios Antypas e Agios Ioannis a Pano Petali e le numerose di Artemona, come Agios Konstantinos. Da Pano Petali parte un bel sentiero lastricato in direzione Artemona, un percorso che è diventato un "must" per i visitatori dell'isola. Artemona è forse la capitale "morale" di Sifnos, non foss'altro per la straordinaria architettura che propone e le pittoresche chiese. Un misto fra stile cicladico e stile neoclassico, con belle ville d'epoca circondate da giardini arredati da piante e fiori, alternate a mulini ristrutturati e altri elementi che richiamano più lo stile cicladico. La parte più "commerciale" di Artemona è situata non distante dal parcheggio e dalla stazione dei bus, capolinea di ogni tratta diretta ai vari punti dell'isola. Qua si concentrano le taverne, i café, pasticcerie e negozi, con una presenza tuttavia molto più discreta rispetto ad Apollonia, e soprattutto con un'atmosfera particolare, molto suggestiva e ovattata.

Insomma, alla fine questo miscuglio di villaggi che ci aveva un po' spaventato è il realtà il centro pulsante dell'isola, possedendo altresì vere e proprie oasi di tranquillità. I villaggi sul mare invece sono alla fine tutti luoghi tranquilli, molto meno trafficati, con meno opportunità di diversivi serali e shopping, se si fa l'eccezione di Kamares. Una situazione davvero curiosa, quasi invertita rispetto alle dinamiche consuete che troviamo in quasi tutte le isole, quando la pace e la tranquillità la cerchiamo all'interno delle stesse, mentre sul mare vi sono i villaggi più chiassosi e nottambuli. Un fenomeno, che seppure più in piccolo, avremmo ritrovato poco più tardi anche nell'isola di Folegandros, con la sua bella capitale in altura, nella quale si concentra il 90% delle attività isolane. Per quanto riguarda Sifnos, al viaggiatore la scelta sulla collocazione della propria accomodation: nella viva e bella capitale, intesa nella sua conurbazione, magari scegliendo una zona protetta dai rumori del traffico e della nightlife ..., o sulle calme spiagge di Platys Gialos, piuttosto che Faros, o la "terza via" di Kamares. Un argomento sul quale naturalmente avremo occasione di ritornare nell'apposita sezione.

    

Vathi

Avendo l'accomodation a Platys Gialos, il giorno che siamo andati a Vathi ci è parso di aver dovuto fare il giro dell'isola, sicuramente piccola, ma circa 17 chilometri in strade strette, tortuose e in alcuni tratti scoscese un po' si fanno sentire. In realtà, se osserviamo una mappa di Sifnos, Vathi e Platys Gialos sono praticamente alla stessa latitudine, divise da pochi chilometri in linea d'aria (4 o 5), infatti c'è un sentiero che, attraversando le montagne della punta meridionale di Sifnos, le collega. Viceversa, a livello di strada asfaltata, occorre tornare quasi fino ad Apollonia, perché è da lì che parte la strada per Vathi. Dalla capitale al villaggio, posto a un lato della bella e riparata baietta che dà verso sudovest, infatti ci sono 10 chilometri; si imbocca una strada a destra dopo almeno un chilometro usciti da Apollonia, in un punto in cui si notano alcuni mulini a vento, piegando decisamente a verso sudovest, si passa per il villaggio di Katavati e non è raro trovare in questa zona qualche abitante delle case sparse muoversi a dorso del proprio mulo.

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Vathi (clicca per ingrandire)

Dopo alcuni chilometri la strada diventa panoramica, e sulla sinistra si domina tutto il golfo di Platys Gialos. Successivamente la strada comincia a scendere in modo molto veloce, e presto ci si trova ad affrontare gli ultimi tornanti, talvolta in mezzo alle capre, ammirando un bellissimo scorcio dall'altro della baia di Vathi. Un villaggio di pescatori molto ridotto, con bassi edifici collocati nella maggior parte dei casi nella parte nord, verso il piccolo monastero che dà direttamente sul mare e che pare affitti delle stanze a prezzo molto basso, ma anche in condizioni molto spartane. Le taverne sulla spiaggia la fanno da padrona, e noi ci siamo fermati da Manolis, come suggerito da Matt Barrett, ma alla vista abbiamo immaginato che anche negli altri locali si potesse mangiare altrettanto bene. Verso il lato sud della spiaggia, di sabbia e piuttosto stretta in certi punti, si incontra un moderno resort turistico, che già si notava in lontananza scendendo dalla strada principale verso Vathi, proprio nel punto corrispondente al tratto di spiaggia che si allarga.
Una struttura che appare subito di livello alto e un filino "esclusiva", tanto che se qualcuno osa anche solo mettere il naso dentro per avvicinarsi dalla spiaggia alla meravigliosa e mega piscina del resort, immediatamente appare qualche inserviente che fa subito intendere che è meglio "cambiare aria". Non è per fortuna l'unica accomodation disponibile a Vathi, e per chi volesse sostare ad un prezzo più abbordabile, senza tuttavia dover accettare le condizioni "spartane" di un monastero, ci sono alcune soluzioni di camere in affitto. Arrivando a Vathi, un parcheggio permette di collocare in modo abbastanza ordinato i vostri mezzi di trasporto e soprattutto di rendere totalmente riservata ai pedoni la circolazione nel piccolo paesino e sul lungomare.

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Platys Gialos

Platys Gialos (clicca sulle immagini per ingrandire)

Alla lettera significa "Spiaggia larga", o forse lunga, una delle più lunghe delle Cicladi. In effetti, a Sifnos solo Kamares compete con Platys Gialos per quanto riguarda questa caratteristica, peraltro due spiagge collocate all'opposto, una a nordovest, l'altra a sudest. Dunque, in relazione ai venti e alle correnti, si può scegliere fra le due forse migliori spiagge dell'isola. Platys Gialos è forse anche l'unica delle spiagge di Sifnos che potremmo collocare in una virtuale "top 100" della Grecia, di cui abbiamo parlato in introduzione, frequentata anche dai surfisti e dai praticanti dei vari sport ed attività che si possono svolgere sul mare. Una lunga striscia di sabbia, a tratti più larga a tratti meno, a tratti con alberi ombreggianti, a tratti no, che percorre tutto l'omonimo ampio golfo, da una scogliera all'altra. Un bel mare per fare il bagno ed una vista che arriva a distinguere bene le isole di Sikinos e Folegandros, quando le condizioni meteo o la mancanza d'afa lo consente. E' sicuramente possibile nei giorni di Meltemi. Platys Gialos è anche uno dei villaggi di Sifnos più votati al turismo, nel quale è sostanzialmente scomparso qualsiasi segnale di altre attività precedenti, se non i soliti laboratori di ceramica, qualche barca da pescatore e un po' di agricoltura nella piccola piana alle spalle del golfo. Dunque diverse sono le possibilità di trovare una accomodation a Platys Gialos, alcune a pochi metri dal mare, come nel nostro caso, e con una splendida vista sulla baia. Torneremo su questo argomento nella sezione specifica. Molte sono anche le taverne, le migliori collocate all'inizio della baia, nella sua parte nord, dove dall'alto arriva la strada proveniente da Apollonia, dieci chilometri piacevoli e panoramici, anche se un po' tortuosi. Prima di scendere a Platys Gialos, sulla sinistra una breve stradina conduce al bellissimo monastero "Panagia tou Vounou", con una straordinaria vista sul golfo e sulle isole circostanti. La strada principale poi scende, entra a Platys Gialos e percorre tutta la baia fin dalla parte opposta, dove è collocato un bel resort turistico e un campeggio, poi diventa sterrata e in cemento per arrampicarsi e "scollinare" fino ad un punto più a sudovest del golfo, isolato da Platys Gialos, dove è collocata l'attività di un beach bar, con una piattaforma di legno sulla quale prendere il sole sul lettino e tuffarsi direttamente nelle acque cristalline del golfo. In questa zona anche una simpatica "farm" con animali, soprattutto volatili, di vario genere, compresi gli struzzi, per la gioia e la curiosità dei bambini. Diversi sono i beach bar in quasi tutte le zone della spiaggia, quelli più a nord si caratterizzano anche per la musica che suonano nel tardo pomeriggio.
Comunque, la vita a Platys Gialos è fin troppo tranquilla e non ci troviamo certamente di fronte a una rumorosa località marina, bensì a un tranquillo villaggio sul mare, silenzioso e poco trafficato, con i soli frequentatori delle taverne a renderlo un attimo vivace di notte. Chi decide di "accomodarsi" a Platys Gialos, e noi lo consigliamo vivamente, tuttavia si trova a dover trascorrere le serate altrove, se vuole un po' di "nightlife", o semplicemente fare un giro per negozi. Dunque è importante avere un proprio mezzo o noleggiarne uno, anche se le corse bus non mancano. Un ampio parcheggio dopo aver attraversato buona parte del villaggio, in prossimità di un Market, consente ai turisti che non sono lì alloggiati di visitare la spiaggia, dunque, più bella dell'isola, nella sua parte più ampia e più servita (ombrelloni, lettini, bar, etc.). Infine, segnaliamo un piccolo resort (Verina Suites), che oltre ad apparire un luogo molto gradevole in cui alloggiare, ha una piscina e un pool bar aperti al pubblico (insomma, a noi non ci hanno mai mandato via...). Dunque, un bel frapé o qualche altra bevanda a vostra scelta e una nuotata purificante in piscina possono essere la ciliegina sulla torta, dopo una giornata di spiaggia e mare. Se la vostra accomodation e' senza piscina, diventano fondamentali a questo punto i "pool bar" aperti al pubblico.

Il "pool bar" di Verina Suites

 

Faros, Glyfo e Fassolou

Fishing Village, di solito definiscono questi piccoli paesi sul mare, sempre al centro di una baia, sempre con un piccolo porticciolo in cui sono ancorati numerose barche da pesca e qualche imbarcazione per turismo, a vela o a motore, in cui sempre ci sono taverne direttamente sulla spiaggia o sul mare in cui mangiare dell'ottimo pesce, che sempre ti spacciano per appena pescato, e spesso è proprio così.

A destra: Faros (clicca per ingrandire)

Faros è insomma un gradevole villaggio di pescatori, la cui parte vecchia si estende attorno al porticciolo e si allunga a est, dall'altra parte della baietta, arrampicandosi su una piccola altura che divide da una successiva baia raggiungibile a piedi, con una spiaggia ancora più tranquilla, la spiaggia di Glyfo. La parte invece di costruzione più recente e completamente dedicata al turismo, con seconde case, piccoli hotel, resort e camere e appartamenti per l'affitto, è collocata su un promontorio che delimita il golfo di Faros a sudovest, e digrada verso una terza baia con relativa spiaggia. Siamo in particolare a Fassolou. Le tre spiagge danno verso sud e godono di una certa protezione a nord, dunque sono il luogo ideale per rifugiarsi quando soffia il famigerato Meltemi. Un golfo molto riparato, dalle acque tranquille e con il fondale che digrada molto lentamente, soprattutto nella spiaggia centrale. Piacevoli taverne e bar/cafè in cui fermarsi per bere e mangiare qualcosa praticamente sulla spiaggia, uno schema come più volte ribadito tipico dell'isola di Sifnos. Senza troppe pretese, è comunque un luogo assolutamente consigliato per prendere il sole, fare il bagno e anche alloggiare. La distanza da Apollonia è di soli sette chilometri, andando sempre rigorosamente verso oriente e seguendo le indicazioni che portano a scendere, con una bella strada panoramica, verso il promontorio più a est dell'isola di Sifnos.

               

In alto da sinistra: Fassolou, Faros e Glyfo (clicca sulle immagini per ingrandire)

Chrysopigi e Apokofto

Il monastero di Chrysopigi, per la sua fattura architettonica, per la sua particolare posizione e anche per la sua storia, è l'elemento più particolare dell'isola di Sifnos, un vero e proprio simbolo dell'isola ma anche una di quelle immagini che richiamano le Cicladi, come la "Portara" di Naxos, il monastero Panagia Koziovitissa incastonato nella scogliera di Amorgos, le cupole turchesi di Santorini, i mulini di Mykonos o la sua "piccola Venezia", l'architettura cicladica di Paros, e così via. Chrysopigi è praticamente appoggiato su una piccola lingua di roccia che sembra quasi estratta artificialmente dalla costa, una sorta di "pontile naturale". La leggenda narra che il fatto avvenne per proteggere le donne di Sifnos, che proprio a Chrysopigi trovarono rifugio dai pirati. Un'icona della Vergine rinvenuta in mare da due marinai è qua custodita, e si ritiene essere miracolosa. Il nome "Χρυσοπηγής" significa letteralmente "sorgente d'oro". La chiesa è tutto sommato di recente costruzione (XVII secolo), ma costruita sulle rovine di una precedente. La penisola di Crysopigi, a circa otto chilometri da Apollonia, si trova fra le baie di Faros e Platys Gialos.

Faros è molto più vicina, e ben visibile da Chrysopigi, tuttavia per arrivare al monastero e alle spiagge adiacenti occorre prendere la strada per Platys Gialos, svoltando a sinistra prima che la strada cominci a girare l'ultimo promontorio per scendere nella baia, due o tre chilometri prima di Platys Gialos. Una breve discesa conduce al monastero; dopo la visita si può scendere a sinistra nella vicina spiaggia di sabbia di Apokofto, una baia adiacente a quella di Faros, con un paio di taverne sul mare. Sempre guardando il mare, ma a destra del monastero, si può invece scendere in una spiaggetta molto più intima.

In alto a sinistra: la penisola con il monastero di Chrissopigi: a destra la spiaggia di Apokofto (clicca sulle immagini per ingrandire)

 

Kastro

Antica capitale dell'isola di Sifnos e anche insediamento più antico dell'isola, la cui origine è data intorno all'anno 1000 A.C. ed è testimoniata da alcuni scavi archeologici ancora aperti. Per alcuni anche il più bel villaggio di Sifnos, e non hanno tutti i torti, vista la pittoresca impronta medioevale di questa cittadella arroccata su una roccia che dà direttamente sul mare, con viste impareggiabili su Antiparos, i suoi vicoli bianchi e stretti in salita. La pianta della città è nettamente medioevale, con tanto di mura e con strade a spirale che lentamente salgono verso il Kastro veneziano, incrociate da vicoli stretti e scalinate per un percorso più diretto verso l'alto o verso il basso. Una città difensiva, ultimo baluardo per le invasioni piratesche o per le incursioni turche, ben protetta dalla roccia su cui sorge, sia dal mare che dall'interno. La strada che discende da Apollonas (procedere in direzione Artemona poi prendere a destra all'indicazione di Kastro) scende dolcemente, sfiorando Kato Petali e presenta un bel panorama, per un percorso complessivo di poco più di tre chilometri.

Le "chiese gemelle" (clicca per ingrandire)

Gli amanti delle passeggiate possono scendere da Artemona con un sentiero, per poi magari ritornare in autobus, la cui fermata è posta in basso, all'entrata del piccolo borgo, con uno spazio a disposizione del bus davvero ristretto per girare di nuovo verso Artemona e Apollonia. Anche le auto vanno parcheggiate in quella zona, evitando possibilmente di cercare di salire verso l'interno del borgo. E' comunque possibile transitare nella parte bassa di Kastro, ma difficilmente si troveranno posti per parcheggiare, se non nelle ore più calde e con meno turisti disposti a rischiare un'insolazione per visitare la zona.

Saralia (clicca per ingrandire)

Raramente, come nel caso di Kastro, ci si trova a visitare una località che trasuda ancora tanto di antico, con diversi reperti archeologici, come tombe e vasi, appoggiati sul selciato, come fosse la cosa più naturale del mondo. Scontata è pure la presenza il loco di un museo archeologico. Belle case ornate a fiori, chiese, archi, logge, anche alcune dimore di pregio del XVI e XVII secolo. In mezzo al labirinto di vicoli potrete trovare anche qualche delizioso locale, café o taverna, ma quando d'incanto vi troverete di fronte la distesa turchese dell'Egeo, sarà difficile frenare l'emozione del luogo. Potrete discendere verso due chiesette pittoresche, dalle quali si gode una vista impareggiabile, con il mare di fronte e Kastro alle vostre spalle. Nelle vicinanze, verso l'interno, altre chiese ad impreziosire il paesaggio, molto particolari le "chiese gemelle". Oltre Kastro, la strada principale conduce a Saralia, situata in una stretta baietta, che può fungere da "porto di Kastro". Una piccola spiaggia di ciotoli, qualche edificio, tra i quali un paio di taverne di pesce. Per chi rimanesse incantato dal contesto è possibile trovare a Kastro e nelle vicinanze alcune camere in affitto.

In basso: alcune belle immagini di Kastro (clicca per ingrandire)

       

   

   

Cheronissos

Sifnos è un'isola montuosa, di dimensioni non certo rilevanti, dunque la zona abitata è costituita in gran parte da Apollonia e i villaggi circostanti, situati nella parte centro-orientale dell'isola. E' il centro di Sifnos, dal quale si diramano le poche strade che collegano ai citati centri costieri di Vathi, Platys Gialos, Faros, Kastro e Kamares, che fino a poco tempo fa, oltre ad essere il porto d'approdo era anche l'unico villaggio della parte settentrionale dell'isola servito bene dalla viabilità, come d'altra parte e d'obbligo per una città portuale. Recentemente si è resa transitabile la strada fra Apollonia e Cheronissos, il villaggio posto al centro della omonima stretta baia nel promontorio più a nord dell'isola. Da Artemona i chilometri da percorrere sono una quindicina. Si attraversano le brulle montagne del nord di Sifnos, in un percorso panoramico con qualche piccolo podere come unico segnale di vita di questa zona, e si arriva in questo piccolo villaggio di pescatori, con case bianche disposte a ferro di cavallo, seguendo il disegno della stretta baia quasi a V. Non manca una spiaggetta, qualche laboratorio di qualche vecchio ceramista, una psarotaverna famosa per il pesce fresco e per l'aragosta catturata in zona. Era molto più "in" andare a Chersonissos per mangiare l'aragosta un tempo, quando era quasi obbligatorio arrivarci via mare, o possedere una resistente Jeep. Oggi è invece alla portata di tutti.

Trasporti

Come arrivare

Chi si muove in aereo deve atterrare ad Atene, poi trasferirsi al Pireo per imbarcarsi sul traghetto o sull'aliscafo. In alternativa si può atterrare nella vicina Milos. Non servono molto più di due ore di navigazione veloce dal Pireo per raggiungere Sifnos, e quasi sempre si fa scalo a Serifos, in uno scenario davvero incantevole della sua baia, dominata dalla Chora in altura. Alcuni traghetti tradizionali fanno scalo a Sifnos, come quelli della Ventouris Sea Lines (www.ventourissealines.gr) e della GA Ferries (www.gaferries.gr), ma in questo caso la durata del viaggio può superare le cinque ore. La navigazione veloce è invece garantita dalla compagnia specializzata nelle rotte per le Cicladi Occidentali e meridionali Aegean Speed Lines (www.aegeanspeedlines.gr) che di solito garantisce una partenza di buon'ora e una pomeridiana, sia all'andata che al ritorno. Similmente la Hellenic Seaways (www.hellenicseaways.gr) può attraccare e ripartire anche due volte al giorno.

Come Muoversi

Frequenti servizi di autobus collegano con frequenza Artemona e Apollonia con qualsiasi località dell'isola, a partire da Kamares. Per chi non possiede un mezzo proprio e decide di affittarne uno, il consiglio è quello di noleggiare un motorino, viste le distanze non proibitive da coprire, la larghezza spesso ridotta delle carreggiate, la possibilità di parcheggiare più agevolmente nei villaggi, che comunque sempre dispongono di parcheggi esterni per i veicoli.

Per quanto riguarda le isole vicine, Sifnos è inserita come accennato nelle rotte di navi veloci che toccano le isole più occidentali dell'arcipelago, ed in particolare le vicine Serifos e Milos. Dunque in ben meno di un'ora si può essere su queste isole. Le rotte poi spesso proseguono per le isole più meridionali, in particolare Folegandros, Ios e anche Santorini, oppure verso Paros, l'incrocio delle rotte cicladiche. Dunque non è difficile impostare una vacanza itinerante che tocchi alcune di queste isole. Per quanto riguarda la "navigazione lenta", il Ferry boat Agis Georgios della Ventouris Sea Lines compie una rotta che tocca Kythnos, Serifos, Sifnos, Milos e Kimolos, dunque tutte le isole Cicladi occidentali. Gli itinerari della GA Ferries come noto sono ancora più articolati, per la gioia di chi desidera approdare anche nelle isole più sperdute e meno gettonate. In particolare Sikinos e Anafi sono in una rotta che tocca anche Sifnos.

A piedi per Sifnos

Sifnos è l'isola ideale per i camminatori e gli amanti del trekking. Numerosi sono i sentieri, alcuni dei quali lastricati, che conducono da un luogo all'altro dell'isola, collegando le chiese e i monasteri più sperduti, passando attraverso una natura incontaminata, fra fiori selvaggi e macchia mediterranea, assaporando a pieni polmoni le tipiche fragranze del Mediterraneo, essenze di vacanza. Un consiglio per gli amanti, dunque, è quello di fornirsi di mappa e mettersi in viaggio.

(a destra il monastero "Panagia tou Vounou", che "domina" Platys Gialos)

Da Kamares, per esempio, si può salire a piedi fino ad Apollonia, in un sentiero che si snoda parallelo alla strada principale, ma che presenta alcune digressioni imperdibili, come il monastero di "Agios Anargiri". Da Agia Marina ci si può arrampicare invece sul monte "Agios Simeon", con una spettacolare veduta del golfo di Kamares, la possibilità di raggiungere il monastero e di proseguire a nord, incontrando la strada e il sentiero che divide Artemona e Cheronissos. Da Artemona si può scendere a Kastro con un sentiero, fermandosi obbligatoriamente a visitare le chiese gemelle e il villaggio medioevale, per poi magari risalire in autobus. Più o meno a metà strada fra Apollonia e Vathi è possibile prendere un sentiero abbastanza breve sulla destra, per arrampicarsi nell'antica cittadella di Agios Andreas, zona interessante anche dal punto di vista archeologico e con una splendida vista. Il monte Profitis Elias, a sud di Kamares e a ovest di Apollonia è anche il più alto di Sifnos e diversi sono i monasteri costruiti nelle zone più disparate. Numerosi sentieri consentono di scalare queste montagne e di raggiungere i monasteri. Il promontorio meridionale di Sifnos è percorso da sentieri che collegano Platys Gialos a Vathi. Provenendo da Platys Gialos, oltre la punta del promontorio è possibile accedere anche alla piccola baia di Fikiada, dove è segnalata una spiaggia, mentre prima del promontorio è anche possibile raggiungere la spiaggia di Kontos, due spiagge di sabbia raggiungibili solo dal mare o con il sentiero. Altre spiagge sono raggiungibili solo in questi due modi, come Vlichada e Tsocha, a sud di Kamares, e Gialoudia, nella costa fra Cheronissos e Kamares.

La fantastica cucina di Sifnos

Gli abitanti di Sifnos vanno giustamente fieri della loro cucina. In realtà, nell'antichità la fortuna di Sifnos era l'oro, ma una volta esaurite le miniere si esaurì anche la ricchezza dell'isola (circa V sec. A.C.). Una volta terminata l'estrazione del nobile minerale, non restava che valorizzare un'altra materia prima molto meno nobile, ma decisamente più abbondante, l'argilla. La produzione di vasi, poi di tegami, pentole e forni per la cottura ha accompagnato la crescita a Sifnos di una tradizione culinaria che le ha dato notorietà nell'intera Grecia e anche oltre. Da Sifnos provengono alcuni fra i migliori cuochi della terra ellenica, altri come sappiamo sono di Naxos. Avere a bordo un cuoco di Sifnos, per alcuni armatori equivale ad un ulteriore benefit a vantaggio dei propri equipaggi. Dunque, magari niente tv in cabina, ma un cuoco di Sifnos si.

"Mezedes" da Manolis (Vathi)

Sulle tracce di Matt Barrett...

Malgrado una produzione agricola neppure paragonabile a quella di Naxos, Sifnos riesce comunque a valorizzare le proprie produzioni, come quella dell'olio d'oliva, uno dei più apprezzati in Grecia. I ceci sono protagonisti di due delle ricette che hanno reso famosa Sifnos, la "Revithada" o "Revithia Soupa" e le "Revithokeftedes". L'agnello viene esaltato nella cottura al forno, meglio se di terracotta, in tegami anch'essi di terracotta. Il nome del piatto è "Mastela" o "Mastelo". E' anche facile trovare l'insalata di capperi, prodotto che che ritroveremo in grande quantità a Folegandros. Ottimi anche i dolcetti alle mandorle, aromatizzati agli agrumi. Le "Revithokeftedes" altro non sono che keftedes (polpette) di ceci. Le polpettine, preparate con vari ingredienti, ricche di spezie e cucinate quasi sempre al forno, non mancano mai negli antipasti e nei "mezè" greci, e in questo caso valorizzano molto una "materia prima", i ceci, legumi che non sono poi così agevoli da lavorare.

La "Revithada", zuppa di ceci, è il piatto topico (oltre che tipico) e soprattutto del pranzo domenicale. Difficile se non impossibile trovarlo in qualche taverna o ristorante in altri giorni della settimana. La tradizione vuole che questa zuppa debba cuocersi al forno, anche in questo caso di argilla, per ore e ore, almeno sei e di solito si portava il tegame ai forni il sabato sera e lo si andava a ritirare cucinato usciti dalla chiesa, la domenica mattina. Il tegame di ceramica ha un suo nome "Skepastaria" e una sua forma particolare. La preparazione è abbastanza lunga anche prima di mettere la zuppa a cuocere nel forno a legna, perché occorre lasciare i ceci nell'acqua fredda (meglio se acqua piovana) per diverse ore, poi metterli nella Skepastaria insieme agli altri ingredienti (tra cui cipolla, olio d'oliva, sale e pepe). Alcuni "sigillano" la Skepastaria con una pasta preparata con acqua e farina. Una volta riempito il tegame, si stende la pasta e si chiude con il coperchio.

Per quanto riguarda le taverne, abbiamo cercato di seguire per quanto possibile i consigli di Matt Barrett, compreso una cena nel ristorante italiano "Claudio" di Kamares. Si mangia molto bene, ma si sappia che non è mai un'idea di chi scrive andare in un ristorante italiano o semplicemente "non greco" durante la vacanza in Grecia, ma in questa circostanza ero in netta minoranza. Per altro, Claudio non è l'unico ristoratore italiano di Sifnos, perché c'è anche il "Mammamia", che ha un locale nella parte di Apollonia verso Ano Petali, più specializzato nella pizza, e uno in riva al mare a Platys Gialos, peraltro molto vicino al posto in cui eravamo accomodati. Non siamo riusciti invece ad andare a Cheronissos nella psarotaverna famosa per le aragoste, e nella quale vi sono altre pietanze a base di pesce fresco. Pesce che si può sicuramente trovare ottimo anche da "Captain Andreas" a Kamares, e nei ristoranti di Faros, ma chi mi accompagna non è grande amante del genere, dunque spesso si opta per taverne più tradizionali.

Captain Andreas (Kamares)

Old Captain's (Kamares)

Come quella di Manolis a Vathi o quella sulla spiaggia di Apokofto, dove abbiamo gustato ottimi pranzi, vista mare. Sempre a Kamares siamo andati da Boulis, un po' all'interno, al bordo di una piazza, dalla parte opposta rispetto a Claudio, venendo dal porto. Una taverna tradizionale con piatti tradizionali e molto greci. Si mangia bene. Non ci siamo trovati male neppure ad Apollonia, in un locale che quella sera era semideserto, con l'ingresso che dava sulla strada principale, sulla sinistra fra la piazzetta del museo e il bivio per Platys Gialos. Nel retro un bel giardino tranquillo e riparato. Loonely Planet consiglia a Kamares "Captain Andreas", "I Meropi", "O Simos" e "Ouzeri Kamares", sembrano quasi essersi messi d'accordo con Matt. Alcuni di questi locali sono fra il porto e l'inizio della spiaggia, con la cucina posta a monte della strada e i "dehors" su piattaforme a pelo d'acqua, protette da teloni quando soffia il vento. Captain Andreas invece è già sulla spiaggia, con l'entrata sulla strada e il retro con i tavolini che danno sul litorale sabbioso. Nelle vicinanze un paio di piacevoli café, tra i quali l'Old Captain. Non parliamo però degli sconti promessi da Matt per chi prende l'aperitivo all'Old Captain e cena da Claudio, meglio proprio non parlarne...
A Platys Gialos infine abbiamo cenato almeno un paio di volte. Proprio all'inizio della baia ci sono diversi locali, alcuni proprio sul mare, in un tratto di spiaggia più stretto e pietroso. Un altro è leggermente più spostato all'interno e proprio all'inizio, al termine di una stradina ripidissima che, prima di condurre alla taverna e alla spiaggia, serve alcune accomodation, si chiama "I Sofia" e si riconosce perché ha un bel forno all'aperto e una terrazza superiore con dei tavolini, oltre che ampio spazio all'aperto a piano terreno. Consigliato a Platys Gialos anche Steki.

Il forno di Sofia (Platys Gialos)

 

Accomodations a Sifnos

Nelle "isole a misura d'uomo", come lo è senza dubbio Sifnos, è facile trovarsi in una situazione in cui una agenzia turistica, pur non avendo il monopolio vero e proprio, abbia sostanzialmente nelle proprie mani la possibilità di accomodare i turisti nella quasi totalità delle strutture disponibili, siano hotel, resort o camere private. Certo, è possibile rivolgersi direttamente, come altrove, alla struttura, soprattutto se ha un suo sito internet (di seguito alcuni suggerimenti), ma se quelle tre-quattro strutture selezionate dovessero rispondere picche, allora la cosa migliore è rivolgersi all'agenzia e rappresentare le proprie richieste, è anche un modo per velocizzare la ricerca e anche per valutare tutta una serie di possibilità che sarebbe stato impossibile trovare su internet. Non solo perché la consiglia Matt Barret, ma perché è la realtà, questa agenzia si chiama Aegean Thesaurus (www.thesaurus.gr) ed ha un ufficio proprio vicino all'uscita del porto di Kamares, oltre che in centro ad Apollonia.

Anche noi ci siamo rivolti a loro (forse per la prima volta da quando andiamo in Grecia che prenotiamo tramite agenzia) ed il risultato è stato soddisfacente, nonostante l'accomodation scelta si discostasse rispetto alla tipologia che stiamo scegliendo negli ultimi anni. In particolare, essendoci un po' "imborghesiti" e avendo un bimbo piccolo, cerchiamo strutture abbastanza moderne, dotate possibilmente di piscina, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, che non sono molte (anche se almeno una volta per ogni vacanza siamo abituati a concederci qualche giorno di "follia" in una struttura che non potremmo proprio permetterci fino in fondo, magari approfittando di qualche offerta...). Dopo qualche tentativo diretto non andato a buon porto (problemi di prezzo oppure indisponibilità di camere) ci siamo decisi a scrivere all'Aegean Thesaurus, che ci ha immediatamente diretto verso un piccolo appartamentino di Platys Gialos, con una bella vista sul golfo. Per certi versi è stato un po' un ritorno al passato, quando giravamo per camere senza porci troppo il problema del livello estetico o della modernità della struttura e degli arredi. Siamo stati comunque contenti della soluzione scelta e la piscina l'abbiamo trovata altrove... Aegean Thesaurus comunque offre tutto il ventaglio delle possibilità su Sifnos, dalla semplice camera a buon mercato, all'appartamento, alla villa, al tradizionale o moderno albergo, fino ai resort più di lusso. In ogni caso, avendone selezionate preventivamente alcune, ecco a vostra disposizione alcune strutture ricettive con il relativo sito internet, da consultare per informazioni o prenotazioni dirette.

La vista dalla nostra accomodation (clicca per ingrandire)

Kamares

Artemona

Ano Petali

Exambela

Platys Gialos

Vathi

Faros

 

Tornando al discorso accennato nella parte descrittiva dei villaggi, tutte le tre vie indicate per la localizzazione del luogo in cui soggiornare sono valide. Temevamo che la lunga spiaggia di Platys Gialos fosse anche fonte di rumore e confusione, invece è vero l'opposto, cioè è un luogo ideale per riposare e rilassarsi in tutta tranquillità, e il discorso vale sicuramente anche per Vathi e Faros. Il "punto debole" di queste collocazioni è che occorre spostarsi verso Apollonia o Kamares per avere una scelta più ampia di café e taverne, di possibilità di shopping e "nightlife". La zona di Apollonia ha tutto questo, ma per contro non ha una spiaggia raggiungibile a piedi, se un giorno non si ha voglia di salire su moto, auto o bus. Kamares, infine, è un buon "mix" ed è forse la località che presenta la scelta più originale e varia per quanto riguarda i locali in cui bere e mangiare. La spiaggia è bella e ampia, inoltre il porto permette la massima comodità nel giorno dell'arrivo e della partenza. Il punto debole di Kamares è rappresentato dall'essere la "base" strategicamente più svantaggiata per visitare il resto dell'isola, ed in particolare le spiagge e i villaggi del versante orientale e meridionale.

Per i campeggiatori Sifnos propone due alternative. Il Camping Makis (www.makiscamping.gr) è collocato a Kamares, dopo l'hotel Boulis e il campo sportivo, fra il playground e la spiaggia. Il Camping Platys Gialos (http://camping-platysgialos-sifnos.focusgreece.gr) è collocato al termine dell'omonima baia, a 100 metri dalla spiaggia.

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