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Andros, una Ciclade a portata di mano
![]() Inquadramento geografico e storico Gavrio, Batsi e la parte settentrionale
Intro
Essere in Atene e in poco più di un'ora
trovarsi su un'isola, spaparanzati in una bella spiaggia, lontani dal
traffico, dallo smog e dallo stress. Oppure. Atterrare all'aeroporto
Eleftherios Venizelos e con un po' di pazienza in più terminare proprio
viaggio verso l'agognata meta vacanziera isolana. Ma Andros non è
semplicemente un'isola banale e comoda da raggiungere, è molto di più. È
una Ciclade a tutti gli effetti e non certo tra le meno attraenti.
Dimensioni già importanti, né troppo verde né troppo brulla, le sue
montagne, che la percorrono da nord-ovest a sud-est, portano la vita,
fornendo l'elemento più importante, l'acqua. Abbiamo dunque un'isola
policentrica e puntellata di villaggi, tra i quali, a far da contralto
alla bella e a tratti neoclassica capitale Andros a guardare verso
oriente, abbiamo nel punto nordovest il porto e centro nevralgico
Gavrio, un vero e proprio link verso il continente e le altre isole, ma
anche un luogo adatto ad un piacevole soggiorno e contornato dalle
spiagge forse più belle e sicuramente più frequentate dell'isola. Sulla
costa occidentale, in posizione un poco più centrale, anche il
pittoresco villaggio di Batsi, porto turistico e di pescatori, che
guarda al tramonto con gli scenari sbalorditivi ai quali ci ha abituato
la Grecia. Selvaggia la parte meridionale di Andros, che offre paesaggi
naturali e ricchi di storia e sulla parte orientale la baia con il
grazioso porticciolo di Ornos Korthiou e a fianco la spiaggia "Tis grias
to pidima" (Il salto della vecchia), dove la natura ha scolpito un
pittoresco monolite dal quale, come narra la leggenda, un'anziana si
gettò per la vergogna di aver contribuito alla conquista della città da
parte dei turchi.
Alcune piccole isolette disabitate fanno anch’esse parte di Andros, la
maggior parte concentrate nei pressi di Gavrio e Batsi, altre nella
parte orientale.
Recenti scavi archeologici, effettuati a capo Strofilia, dimostrano
comunque, con il ritrovamento anche di numerosi dipinti rupestri, che
l’isola era abitata già nel periodo del Neolitico (dal 4500 al 3200
a.c.). La posizione di Andros, in ogni caso, ha reso l’isola importante
strategicamente in quasi tutti i periodi della storia.
Durante il VII secolo a.c., Andros fondò tre colonie in penisola
Calcidica: Acanthos, Sani e Stagira, città natale del grande filosofo
greco Aristotele (385 a.c. – 323 a.c.).
Passiamo ai secoli XI e XII d.c., quando, in epoca bizantina, Andros
trovò una crescita rapida, grazie alle sue lavorazioni della seta e ai
commerci. In questo periodo abbiamo alcuni esempi di architettura
religiosa, dei quali successivamente faremo cenno.
Dopo di che, l’isola passò sotto l’influenza veneziana e come quelle
circostanti subì le incursioni piratesche e il dominio dei turchi –
ottomani. Dal 1813, Agia Triada a Korthi ospitò probabilmente l'unica
scuola pre-rivoluzionaria di Andros, fondata da Samuel Plasimis. Il 10
maggio 1821, Theophilos Kairis alza la bandiera della rivoluzione.
Nei tempi moderni Andros, nonostante le battute d'arresto della prima e
della seconda guerra mondiale, si troverà al vertice della navigazione
commerciale e della prosperità economica. Nel 1939, Andros era seconda
per numero di immatricolazione delle navi, dopo il Pireo. Vale la pena
ricordare che, all'inizio del XX secolo, l'armatore di navi Andriot
Dimitris Moraitis lanciò la rotta marittima Grecia - Nord America.
Andros, tuttavia, si è trovata a pagare un prezzo salato proprio durante
la seconda guerra mondiale, sia in termini di vite umane che di navi,
cosicché negli anni cinquanta incominciò una emigrazione e uno
spopolamento dell’isola. Si ringrazia il sito ufficiale di Andros per le preziose informazioni storiche e geografiche: https://www.andros.gr/en/.
Il porto di Rafina serve prevalentemente le isole Cicladi orientali, e
in particolare la rotta Andros – Tinos – Mykonos, ma anche isole come
Naxos, Paros, Syros, Ios, Santorini, Amorgos, Sifnos e le piccole
Cicladi.
Il porto principale di Andros è Gavrio (GAV), situato nella zona nord
occidentale dell’isola e per questo anche il punto più vicino al
continente. Da Rafina occorrono circa due ore di navigazione
“tradizionale”, coperta in questi anni (parliamo del secondo decennio
del XXI secolo) dalle compagnie Fast Ferries e Golden Star Ferries,
quest’ultima con sede proprio a Andros.
Aeroporto Internazionale di
Atene, Eleftherios Venizelos (ATH)
In giro per Andros
Andros è un luogo dalle mille contraddizioni, nel quale la parte “brulla
e cicladica” contraddistinta dal classico colore giallo ocra si fonde
con le parti di verde intenso, con una fitta vegetazione, che nelle
Cicladi può aver paragone soltanto con lo scenario che troviamo a Naxos,
non a caso le due isole maggiori per dimensioni di tutto l’arcipelago.
Numerose le spiagge, che vanno divise in due grandi gruppi, quelle più
esposte ai venti del nord e in particolare del Meltemi, che troviamo
nella costa orientale dell’isola e quelle che invece sono esposte ai
meno battenti venti provenienti da sud, quelle che guardano a occidente,
verso il tramonto. Queste ultime spiagge sono anche quelle meglio
servite dalla viabilità, quelle più adatte alle famiglie, quasi sempre
sabbiose e dai fondali digradanti. Viceversa quelle della sponda
orientale sono mediamente più selvagge, più naturali e offrono scenari
più incontaminati, ma come detto bisogna fare i conti con il vento.
Nei nostri itinerari presentiamo anche i villaggi, a partire da quelli
più importanti: Andros o Chora, la capitale, Gavrio, il porto, il punto
di accesso, il comodo “hub” anche per le spiagge più frequentate, la
graziosa e pittoresca Batsi, la piccola ma ricca di storia Korthi con il
suo golfo e i tanti piccoli villaggi che punteggiano l’isola, con i vari
punti di attrazione che li circondano, naturali come rocce, grotte e
sorgenti, edificati dall’uomo, come castelli, torri, chiese e monasteri.
La parte settentrionale (ex comune di
Ydrousa).
In questa zona, salendo di quota, è edificato
uno dei più antichi monasteri dell’isola nonché il più grande,
Zoodokos Pigi, che
inizialmente era utilizzato come scuola, poi divenuto monastero. Al suo
interno pregiate icone del XIV e XVI secolo.
Dopo di che, la prima spiaggia degna di nota
che incontriamo procedendo ancora verso sud è quella cittadina di
Batsi. Questo villaggio
molto pittoresco, che dista circa 7,5 chilometri da Gavrio, come già in
parte descritto costruito ad anfiteatro attorno a una baia, è uno dei
centri turistici più importanti di Andros, sia per la vita diurna che
serale. Si presenta come un tipico villaggio cicladico, con la sua
spiaggia ampia ed attrezzata in acque generalmente calme, oltre che
pulite, ideale per le famiglie, contornata da bar e taverne e il suo
delizioso porticciolo, dedicato alle imbarcazioni dei pescatori e da
diporto. Sull’altro lato della cittadina è presente un’altra cala, di
dimensioni decisamente più ridotte, ma comunque ben organizzata anche
questa. Batsi è un centro di villeggiatura che offre numerose
accomodation, a meno di un quarto d’ora d’auto dal porto e in una
posizione più centrale rispetto all’isola.
Siamo invece nel versante orientale, anche se
nel punto più a nord di Andros, quando parliamo della baia e spiaggia di
Zorkos, che purtroppo non
siamo riusciti a far rientrare nel nostro itinerario, ma sicuramente
merita una visita. Ci vuole una mezzoretta da Gavrio, tagliando per
circa 17 chilometri l’isola in direzione nord, transitando anche su
sterrati, comunque in buone condizioni, arrivando in questa baia esposta
a nordest, da non frequentare in giornate con meltemi. La sabbia è
dorata e durante la stagione estiva c’è anche una taverna. Nei pressi
anche un paio di hotel e resort.
Zorkos non è l’unica spiaggia sul fronte
orientale della parte nord di Andros. Vanno sicuramente anche citate
altre mete. Paralia Peza è
una spiaggia divisa in due (Mikri e Megali, piccola e grande). Ci si
arriva da Gavrio, in direzione nord e si trova in realtà neanche nella
costa orientale, ma nel piccolo tratto di costa settentrionale
dell’isola.
Ancora più a sud, raggiungibile da Batsi,
anche in questo caso attraversando l’isola verso nord, dopo circa 7
chilometri troviamo paralia
Ateni, anch’essa suddivisa in due distinte spiagge, una decisamente
più ampia ed attrezzata, con sabbia; più piccola quella nella baia a
nord, che però è più apprezzata anche perché più riparata. Infine
paralia Vori, vicina al
villaggio di Arni, bella e selvaggia spiaggia di sabbia e ciottoli, con
acque cristalline e alberature che offrono ombra. Non è attrezzata e nei
suoi bei fondali custodisce un relitto. Per raggiungerla, da Batsi ci
vogliono 20 chilometri piuttosto tortuosi, passando dal villaggio di
Arni e discendendo poi per gli ultimi 7. Ci troviamo in una zona dal
rilevante interesse naturalistico e vale anche la pena visitare i
pittoreschi ed isolati villaggi che incontriamo durante il nostro
viaggio verso il mare.
La parte centro meridionale (ex comuni
di Andros e Korthio).
Quando arriviamo a
Paleopoli, a circa 8
chilometri da Batsi in direzione sud, entriamo nella storia di Andros,
al di là dell’ampia spiaggia in ciottoli che ricopre la baia dell’antica
capitale dell’isola, costruita al centro della costa occidentale,
opposta alla nuova capitale Andros che invece si trova sulla costa
opposta ad analoga latitudine. La zona è piuttosto aspra e la spiaggia,
non attrezzata, va raggiunta a piedi. E’ anche una zona di interesse
archeologico, con diversi ritrovamenti e un museo. Paleopoli è stata la
capitale dell’isola fino all’epoca romana.
Nei dintorni di Chora troviamo anche la
grotta “Foros”, nei pressi
del villaggio di Aladinou,
mentre Apikia è un
pittoresco villaggio immerso nella natura, nel quale si trovano numerose
sorgenti, anche termali,
oltre che la sede di un’azienda di imbottigliamento di acqua. Val la
pena fare una capatina anche nei villaggi circostanti.
La maggiore città fortificata dell’isola nel
periodo medioevale era invece
Pano Kastro, una fortezza
veneziana più sicura, perché costruita a 600 metri s.l.m., a sud di
Chora. Chiamato anche castello di
Faneromeni o della
vecchia, era collocato nei pressi di Korthiou, di cui parleremo più
avanti. Della fortificazione rimangono solo le tracce. Accanto, la
chiesa
Panagia Faneromeni.
Risalendo a nord di Chora, sempre sulla costa orientale, troviamo alcune
spiagge degne di nota, da frequentare in giornate meno ventilate.
Paralia Gialia
ha una parte in sabbia e una in ciottoli; nella prima c’è il beach bar
con lettini e ombrelloni, nella seconda una taverna.
Un’altra spiaggia dallo scenario incantevole
la troviamo invece a sud rispetto a Chora, al termine di un canyon, in
una location dove è stata anche girata una pellicola. Si tratta di
Synethi, qualche chilometro
a sud dalla capitale ma raggiungibile percorrendo una strada di circa 10
chilometri che si inerpica sulle asperità che la separano da Chora.
Ciottoli, grotte, acqua cristallina, unico difetto anche qua i venti.
La parte più meridionale dell’isola di Andros
è anche quella più impervia. Sulla costa occidentale, l’unica spiaggia è
Sul lato orientale, abbiamo già annunciato
Ormos Korthiou, un vero e
proprio golfo che ospita un piccolo villaggio, con un porticciolo e una
spiaggia. Korthiou è a circa 35 chilometri da Gavrio e 15 da Andros. La
spiaggia è ottima per un bagno quando non tira vento.
Più a nord la spiaggia sicuramente più
fotografata dell’isola,
paralia Tis Grias to Pidima,
della quale abbiamo già parlato, famosa per il suo monolite naturale e
per la storia o leggenda del “salto della vecchia”.
Anche tutta la zona dell’ex comune di Korthio
ha una rilevanza dal punto di vista paesaggistico, oltre che piccoli
pittoreschi villaggi da visitare. In particolare si segnalano numerose “case
torri” risalenti al XVII e XVIII secolo, la storica scuola di
Agia Triada e le chiese di
Agios Nikolaos e
Agios Ioannis. La punta
meridionale di Andros sembra infine quasi toccare la punta
settentrionale di Tinos, in una sorta di “passaggio di testimone” per
proseguire la nostra esplorazione delle meravigliose Cicladi.
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