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Argolide e isole “Argosaroniche”
SOMMARIO
Intro
Speciale Argolide o Argolide speciale, perché ci troviamo in
un'area piuttosto ridotta del Peloponneso che contiene tre eccellenze:
natura, mare e storia. Natura, perché viaggiando per le sue strade
panoramiche non possiamo che apprezzare un patrimonio che la
contaminazione del genere umano non ha ancora compromesso. Mare, perché
l'Egeo, con appresso le sue meravigliose isolette, circondano questa
penisola, offrendo scenari incantevoli e varietà di spiagge e lidi.
Storia, perché l'Argolide contiene una delle più importanti aree
archeologiche di tutta la Grecia, culla della civiltà micenea, con i
resti delle antiche Argo, Mycene, Tirinto, Lerna, Assini, senza
dimenticare il magnifico teatro Epidauro e Nafplio, prima capitale della
Grecia moderna indipendente, ma anche nella zona più “balneare” di Tolo
e Kandia abbiamo resti e testimonianze dell'antichità di un lembo di
terra abitato sin dal paleolitico.
Inquadramento amministrativo e geografico
Argolide occupa geograficamente la parte nordorientale del Peloponneso,
che forma una penisola, ma amministrativamente una parte di questo
territorio, nonché le isole circostanti, che fanno parte dell'arcipelago
del golfo “Argosaroniko”, è assegnato all'Attica, che
forma una Periferia e una delle sue Unità Periferiche, Isole,
contiene sia i territori del Peloponneso “sottratti” all'Argolide, sia
le isole, compresa Kythira, che si trova in una posizione geografica
molto più a sud e non fa parte dell'arcipelago.
Il territorio dell'Argolide è di 2154 kmq con oltre 108 mila abitanti,
divisi nei quattro comuni. E' un territorio prevalentemente collinare e
montuoso, ma nella sua parte centrale ospita la fertile pianura di Argo.
A nordest (golfo Saroniko), a est e a sud (golfo di Argolide) è
circondato dal mare, mentre a nord e a ovest confina con le Unità
Periferiche della Corinthia e dell'Arkadia.
I due
golfi e le isole Argo-Saroniche
Tutto l'arcipelago prende il nome di “Isole Argo-Saroniche (Nisia
tou Argo-Saronikou)”. Salamina è l'isola più ampia (95 kmq) e più
popolata (poco meno di 40 mila abitanti), la ricordiamo per la battaglia
che fu una delle più importanti dell'antichità, seguita da Egina. Più
piccole e decisamente meno popolate le altre isole. Hydra e Spetses (che
prende il suo nome dalle numerose piante aromatiche che crescono sul suo
suolo) hanno un fascino particolare, perché non è possibile circolare al
loro interno con le automobili, che bisogna lasciare sulla “terraferma”.
Generalmente tutte queste isole sono “battute” da aliscafi che partono
dal porto del Pireo e toccano anche alcuni porti dell'Argolide, come le
citate Porto Heli e Ermioni. Nella parte nordest della penisola,
l'Attica ha “sottratto” un bel po' di territorio, in corrispondenza
della penisola di Methana e dell'isola di Poros. Parliamo di villaggi
come Fanari, Driopi, Kalloni,
Taktikoupoli (sull'istmo che divide la penisola di
Methana) e Galatas (il villaggio che fronteggia Poros),
fino alla punta orientale della penisola. Come tutta la parte
nordorientale dell'Argolide, si tratta di zone verdi, montuose,
panoramiche, tranquilli luoghi di villeggiatura, anche se le spiagge
scarseggiano e talvolta è anche difficile trovarle. Se non si arriva via
mare, sono zone che si raggiungono provenendo dall'istmo di Corinto e
viaggiando in direzione sudest, oltrepassando la zona di Epidauro, che
segna l'ingresso in Argolide dalla Corinthia lungo la strada costiera.
In alternativa, si arriva da sud, cioè Nafplio (viaggiando in direzione
Epidauro) o Kandia, attraversando la penisola.
La penisola vulcanica di Methana (nome che deriva dal gas
metano), raggiungibile percorrendo la strada costiera in direzione
Galatas – Poros, è per sua conformazione piuttosto montuosa, con il suo
picco a circa 750 metri slm. Ha più di trenta crateri, ma l'ultima
eruzione è avvenuta nel 230 a.c., se si esclude l'eruzione di un vulcano
sottomarino nel XVIII secolo. E' considerata (come Milos, Santorini e
Nisiro) un'area vulcanica attiva ed è lecito attendersi in futuro
eruzioni in quest'area, che comprende anche le isole dell'arcipelago
Argo-Saronico. Apprezzate sono le sue fonti termali, rendendo la
penisola dalla caratteristica forma tondeggiante anche un importante
centro del termalismo. Vegetazione fitta all'interno, i villaggi sono
per lo più concentrati sulla costa, con le loro tipiche abitazioni in
pietra. Non mancano le spiagge, anche se va sempre sottolineato che
questa zona della costa dell'Argolide non ha nelle spiagge il suo piatto
forte.
Vale anche per l'isola di Poros, raggiungibile facilmente dal
prospiciente e gradevole villaggio di Galatas, approdando dopo un paio
di centinaia di metri di mare nella sua pittoresca capitale, che occupa
un piccolo isolotto, collegato da un breve e stretto istmo al resto
dell'isola. Quasi tutti gli abitanti di Poros sono concentrati
nell'omonimo capoluogo, il resto dell'isola è molto verde, anche se
recenti incendi hanno un po' compromesso la situazione. Ci sono anche
foreste di limoni, il monastero Zoodochos Pigis, alcune
spiagge sul versante meridionale, ma anche in questo caso decisamente
non all'altezza di ciò che siamo abituati a vedere in Grecia. Non
mancano comunque le strutture turistiche e il miglior modo di vivere
quest'isola, tranquilla e dal territorio non aspro (si sale al massimo
fino a poco più di 300 metri slm), è passeggiare (anche in bicicletta)
in mezzo al verde e alla pace, pensando che in fondo Atene è quasi
dietro l'angolo.
A nord di Methani e Poros, al centro del golfo Saroniko, ecco Egina e
Angistri, due isole sicuramente molto “gettonate”. Angistri è
l'isola che in parte compensa le spiagge che non ci siamo goduti appieno
in questo tratto di mare. Non ampia di dimensioni, poco più di 13 kmq
con un picco inferiore ai 300 metri slm, sembra una di quelle isole
fatte apposta per andare in spiaggia e fare il bagno, senza mettersi
troppi altri pensieri per passare la giornata. Skala,
oltre che il punto d'approdo e il villaggio più importante dell'isola
anche per le accomodation, i negozi, bar ed osterie, è il centro
principale per godere nel migliore dei modi di una ampia punta sabbiosa
esposta a nordovest, con il mare che digrada dolcemente, ma non mancano
certo le alternative. L'isola, oltre che dal Pireo, è facilmente
raggiungibile dalla vicina Egina, la seconda isola più grande e
popolata dell'arcipelago. E' un'isola nel quale il rapporto fra abitanti
e turisti è più sbilanciato sui primi, dunque autentica, praticamente un
sobborgo di Atene, con una costa molto urbanizzata e frequentata,
soprattutto nei pressi del capoluogo, sulla costa nordoccidentale e
nella zona settentrionale. Famosa per la produzione del pistacchio, non
mancano le spiagge, anche se il livello medio non eccelle, se si esclude
quella di Agia Marina, una bella baia esposta a sudest a
forma di semicerchio. Le coste
dell'Argolide: da Epidauro (nord) a Ermioni al golfo Argolico.
L'antico teatro di Epidauro è una delle principali attrazioni di tutta
la Grecia, una delle zone archeologiche più importanti, anche per lo
stato di conservazione dell'imponente opera architettonica e per la sua
acustica, che lo fanno giudicare il più “perfetto” degli antichi teatri
greci. E' edificato nei pressi del santuario dedicato al Dio greco della
medicina, Asclepio (Esculapio per i romani), figlio di
Apollo e in realtà Semidio (dunque mortale). La sua costruzione è
attribuita all'architetto Policleto il Giovane nel 360
a.c., con una capienza massima di 14 mila spettatori. Assistere agli
spettacoli era considerata anche una “forma terapeutica” per lenire
malanni di natura mentale o anche fisica. Il teatro è tuttora utilizzato
per la messa in scena di drammi teatrali antichi, ma anche di importanti
eventi musicali (si esibì anche Maria Callas nel 1960 con
la Norma e nel 1961 con Medea) e la sua particolare acustica è agevolata
dalla posizione nella quale è stato costruito, ai piedi di colline che
formano una sorta di anfiteatro naturale.
Ringraziando Wikipedia,
dalla cui pagina abbiamo attinto
alcune notizie di base, per gli approfondimenti anche tecnici su questo
bene patrimonio dell'umanità e
protetto dall'Unesco
rimandiamo alla
scheda
prodotta dalla stessa Unesco. Non è l'unica zona di grande rilevanza
archeologica dell'Argolide, avremo occasione di parlare di Mycene,
Tirinto e altro.
Ci spostiamo ora sul breve tratto di costa orientale della penisola,
proprio di fronte all'isola di Hydra, dove troviamo alcune spiagge, tra
le quali Hydra Beach, dove vi sono alcune strutture turistiche,
tra le quali un resort per vacanze “all inclusive”, nel quale abbiamo
trascorso una piacevole settimana nel 2012, quando era ancora affiliato
a un tour operator italiano. Ora siamo nel 2020, quindi parliamo del
Barcelò Hydra Beach Resort
in Thermisia, un moderno complesso turistico che non ti fa dimenticare
di essere in Grecia, offrendoti una struggente vista a est dell'isola di
Hydra e delle comode e gradevoli spiagge, da alternare alle tipiche
confortevoli piscine di un resort. Naturalmente, tra le escursioni
proposte spicca la visita all'isola, che dà anche il nome alla struttura
e alla spiaggia. Di solito organizzano pacchetti che comprendono il
volo, con i transfer fino al resort. Nel 2012 veniva utilizzato un
traghetto dal Pireo, che approdava al molo del resort. Ora, da quel che
si legge sul sito, viene offerta la possibilità di prenotare un'auto a
noleggio dall'aeroporto e muoversi autonomamente sino al villaggio, o in
alternativa taxi fino al Pireo, poi aliscafo fino alla vicina Ermioni e
di nuovo taxi.
Oltre a Ermioni si procede verso ovest e si entra nel golfo Argolico, in
prossimità di Porto Heli, un'altra località piuttosto vivace al
lato sud occidentale di un grande promontorio con coste molto
frastagliate che vede al centro la città di Kranidi. Porto Heli è
un porto naturale, per la sua piccola baia chiusa, che contiene anche
una spiaggia, costruita in parte su un piccolo promontorio a sudovest. A
sudest invece un altro promontorio, più ampio, che offre diversi accessi
al mare, tra cui alcune spiagge di buona qualità, come paralia
Kinitsas, paralia Kosta, Chrissi Akti,
Agios Emilianos, Kounoupiou. Prende il nome
dall'antica città di Halieis, ma Porto Heli oggi è prima di tutto un
centro balneare, che trae vantaggio anche dalla sua posizione molto
comoda per raggiungere l'isola di Spetses, ma anche sulle rotte che
conducono alle altre isole Argosaroniche e al Pireo. Numerosi sono i
resort e le accomodation di vario tipo in quest'area dell'Argolide. Qua
il mare torna ad essere l'elemento più importante della vacanza.
Il promontorio di Kranidi offre altre spiagge procedendo
verso ovest, in direzione Nafplio e Tolo, tra le quali va sicuramente
citata Vrochitsas, in prossimità del villaggio di Doroufi,
in una piccola insenatura sabbiosa delimitata da rocce, considerata la
più bella della zona. Procedendo a nord troviamo altre spiagge in
ghiaia, fino a paralia Salandi, con piccoli ciottoli bianchi in
una ampia insenatura, considerata anche questa una delle più belle
spiagge di tutta la regione, con uno scenario particolare di un albergo
in stato di abbandono.
Dopo Salandi, la strada costiera diventa uno sterrato di difficile
percorribilità e per raggiungere Kandia occorre passare dall'interno,
percorrendo una cinquantina di chilometri, almeno quattro volte tanto la
distanza in linea d'aria.
Praticamente si gira intorno ad un'area di interesse ambientale, che
termina con un tratto di costa lasciato intatto.
Procedendo invece da Kandia in direzione ovest verso Tolo, circa a metà
strada incontriamo Vivari, un pittoresco villaggio di pescatori
con alcune taverne sulla laguna, che in realtà è un tratto di mare
chiuso da una stretta penisola che parte proprio da oltre il litorale di
Tolo. Le piccole spiagge ghiaiose consentono poco più di un veloce
bagno, ma lo scenario è davvero incantevole ed è un piacere mangiare in
queste taverne davvero a pochi centimetri dal mare. In tutta questa zona
ci sono
Siamo ormai nella zona più frequentata dell'intera Argolide, soprattutto
durante la stagione estiva, che vede in Tolo la principale località
balneare della regione, ma alle spalle, a una decina di chilometri da
Nafplio,
Non solo mare: Nafplio e le zone
archeologiche attorno Argo e Mycene.
Durante la passeggiata “è obbligo” camminare sul Megalo Dromos
(grande strada, che oggi è intitolata a Vasileos Kostantinou) costruita
durante il governo di Kapodistrias, contornata da edifici in stile
neoclassico, che porta dalla piazza principale (Syntagma),
sede della residenza del Governatore, all'arsenale veneziano, oggi
trasformato in museo. Assieme alla parallela Staikopoulou, megalo dromos
è la strada principale per il passeggio, per i negozi e per bere un
caffè.
Ancor più suggestiva è la passeggiata sulla “promenade Arvanitia”,
più conosciuta dai locali che dai turisti, che si distende sul mare ai
bordi delle rocce dell'acropoli di Napflio. Il selciato parte al termine
del porto e si distende verso est in direzione di piazza Arvanitia (nome
che prende il nome degli albanesi che, prima dei veneziani, occuparono
le terre ad est di Nafplio). Sotto la piazza c'è una spiaggia
attrezzata, ma proseguendo il cammino a oriente si raggiunge la bella
spiaggia di sabbia di Karathona.
Altre cose da vedere sono la scultura del Leone di Baviera,
la Acropoli, le chiese di Agios Georgios,
Agios Nikolaos, Agios Spiridon, Agia Sofia, Panagia, Agii Pandes,
le piazze Syntagma, Kapodistrias, Philellinon, tre Ammiragli e
le varie costruzioni e residenze in stile neoclassico.
Per ulteriori approfondimenti:
https://nafplio.gr/en/
Midea
(a 14 chilometri da Nafplio in direzione nord), la cui area archeologica
è stata ricavata da scavi in epoca più recente, è considerata la terza
acropoli fortificata, in ordine di importanza, della
civiltà Micenea (dopo Mycene e Tirinto) ed è collegata con la vicina
Dendra, dove è venuto alla luce un cimitero, sempre di
epoca Micenea. L'acropoli è costruita su una collina conica di circa 270
metri slm, in una posizione dominante rispetto alla pianura che va da
Mycene a Tirinto e all'intero Golfo Argolico e a questa posizione si
deve la sua importanza. Le mura ciclopiche racchiudono un'area di 24000
mq e le due porte sono sul lato est e ovest della fortificazione. Il
vicino cimitero di Dendra, i cui scavi sono cominciati nel 1926 e hanno
dato alla luce, per il momento, a sedici tombe e una volta, è anch'esso
di epoca Micenea. Le tombe sono di varie dimensioni e il loro
ritrovamento ha permesso di rinvenire alcuni oggetti dell'epoca micenea
costruiti con vario materiale, come gioielli, utensili, armi in oro,
argento, rame, avorio, alabastro, ceramiche e altre pietre, oltre ad
aiutare nella comprensione della complessità di quella civiltà, nonché
dei rituali funebri.
Argo
si trova al centro della pianura argolica, a circa 13 chilometri a
nordovest di Nafplio. E' una città di circa 30 mila abitanti, che ha
avuto nell'ultimo millennio un'evoluzione storica simile ai territori
circostanti dell'Argolide, dominata da un Kastro costruito
sulle rovine dell'acropoli in cima alla collina di Larissa,
edificato dai Franchi, poi modificato dai turchi e dai veneziani. Città
vivace dal punto di vista agricolo, commerciale e del turismo,
sfruttando la vicinanza con il mare ed i centri archeologici e turistici
situati a pochi chilometri di distanza. Fra le cose da vedere, oltre
alla fortezza, il teatro greco (320 a.C.), il
museo archeologico e la cattedrale ortodossa di Agios
Petros. Nell'antichità Argo, che dà il nome alla regione, ha
avuto un ruolo importante. Il suo nome deriva chiaramente da Argo,
figlio di Zeus e Niobe, che divenne Re della città (Foronea) poi
rinominata. Edificata in un'area strategica e fertile durante l'età del
bronzo, Argo ottenne
Infine, nella parte meridionale dell'Argolide, 13 chilometri a sud di Argo, al lato opposto del Golfo Argolico rispetto a Nafplio, il villaggio di Lerna (abitato sin dal neolitico) è testimonianza di un'antica leggenda, derivante dalla vicina palude, che custodiva la famosa Idra, mostro a nove teste e Carcino, un'altra figura mitologica descritta a forma di granchio, che impegnarono Ercole nella seconda delle sue “fatiche”. |